Aveva addirittura posizionato un gps nella borsa della moglie, per controllare i suoi spostamenti. Poi aveva cercato di contattarla anche dopo che lei si era rifugiata in una struttura protetta. È scattato così il divieto di avvicinamento, con l’applicazione del braccialetto elettronico, per un 51enne di Perugia.
Il personale della Polizia di Stato di Perugia ha infatti dato esecuzione ad una ordinanza cautelare applicativa della misura dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento a carico dell’uomo, accusato dei reati di maltrattamenti in famiglia.
Dagli accertamenti investigativi svolti dalla poiizia e coordinati dalla Procura perugina, è emerso come l’indagato, per gelosia, da alcuni mesi aveva iniziato ad adoperare violenza psicologica e fisica nei confronti della moglie, spesso anche in presenza dei figli minori della coppia. In principio, la vittima aveva subito atti di continuo monitoraggio dei suoi spostamenti, anche tramite un sistema di rilevamento GPS, occultato all’interno delia borsa, nonché il controllo delle frequentazioni e dell’abbigliamento. In seguito, però, il 51enne aveva iniziato, con maggiore frequenza, a percuoterla e a sfogare la propria aggressività sulle suppellettili dell’abitazione, arrivando, in un episodio, a minacciare di morte la moglie e ingenerando nella stessa un crescente sentimento di terrore.
Anche dopo essere fuggita dall’abitazione familiare ed essersi rifugiata in una struttura protetta, l’uomo ha continuato a provare a contattare la moglie, che ha quindi deciso di sporgere denuncia in Questura, circostanza che ha immediatamente indotto i poliziotti ad approfondire la vicenda.
La conseguente indagine – che ha offerto riscontri alla versione della vittima — ha consentito alla Procura di chiedere l’applicazione di una misura cautelare a carico del 51enne. Sulla scorta delle risultanze investigative acquisite, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Perugia, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari in ordine ai delitti contestati, ha emesso a carico dell’indagato un’ordinanza cautelare applicativa delle misure dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento all’abitazione, al luogo di lavoro ed a tutti gli altri luoghi abitualmente frequentati sia dalla donna che dai figli della coppia.