Con il patrocinio della Provincia di Perugia, l’Associazione “Nel Nome del Rispetto”, presieduta da Maria Cristina Zenobi ha fatto tappa all’Istituto tecnico commerciale “Giovanni Spagna” di Spoleto proseguendo nella divulgazione e promozione del concorso nozionale 2020 presso le scuole di ogni ordine e grado e negli istituti di pena, compresi quelli per minori, che si estrinseca in tre filoni: il rispetto dei beni culturali, artistici e ambientali; la creazione di un brano musicale e il rispetto nell’ambito dei rapporti familiari.
Proprio su questo tema si è incentrato l’incontro con l’istituto spoletino attraverso la proiezione del film “La vera madre” alla presenza del registra Gianfranco Albano e degli attori protagonisti Carlotta Natoli e Marco Bonini, accolti con entusiasmo dalla dirigente scolastica Raffaella Giovannetti, da numerosi docenti e da studenti delle classi IV e V dello “Spagna”.
La pellicola, nonostante sia stata girata 20 anni fa, affronta l’attualissimo tema dei conflitti familiari che possono condurre l’autorità giudiziaria a togliere la patria potestà ai genitori. Il lieto fine del film non ha attenuato lo stato di forte emozione creatosi nel pubblico presente alla proiezione, stato d’animo espresso dagli studenti nelle domande tese comprendere come gli attori e il regista abbiano vissuto la storia sulla loro pelle.
Carlotta Natoli ha spiegato come “La vera madre” sia stata interpretata senza filtri recitativi costruiti sentendola, pur nella sua giovanissima età di quegli anni, come parte integrante di se stessa. “Cercate di dare il cento per cento di voi stessi in ogni aspetto della vostra vita – ha esortato gli studenti, la Natoli – anche se non nell’immediato, vi accorgerete che vi tornerà indietro il mille per mille”.
Marco Bonini ha chiarito invece come si sia ispirato alla figura di suo padre per rendere un personaggio maschile stereotipato in atteggiamenti superficiali e misogini. Un padre che ha ispirato il suo romanzo “Se ami qualcuno dillo” (presentato poi nel pomeriggio, sempre a Spoleto alla Sala Pegasus). Oggi Bonini, padre di due figli, auspica che i ruoli uomo e donna escano da quella millenaria cultura per la quale i primi si sentono padroni delle seconde, creando quelle incomprensioni che spesso sfociano in violenza fisica e psicologica sulle donne.
Dal canto suo Albano, regista raffinato e sensibile, da sempre impegnato nel sociale, ha raccontato aneddoti e situazioni legate proprio al lavoro che precede e accompagna la proiezione di un film. Maria Cristina Zenobi, affiancata dalla vicepresidente Cristina Virili, ha esortato i giovani a rispettare innanzi tutto se stessi e a esprimere i propri sentimenti ed emozioni senza timori.