E’ stata firmata, ed è subito in vigore – come annunciato dalla governatrice Donatella Tesei – l’ordinanza che istituisce la zona rossa nel comune di Giove.
Per 14 giorni, come chiesto dall’Usl Umbria 2, i cittadini di Giove non potranno uscire dal territorio comunale, mentre chiudono le attività aperte finora, tranne pochissime eccezioni.
Cosa prevede l’ordinanza
L’atto a firma della presidente della Regione Umbria, Tesei, ordina:
Ferme restando le misure statali, regionali e comunali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, le seguenti ulteriori misure per la durata di quattordici giorni, salvo proroghe, a far data dalla pubblicazione:
- a) che il Sindaco verifichi lo stato di emissione di Ordinanze contumaciali per tutte le persone risultate positive al tampone per Covid-19, nonché la situazione aggiornata degli isolamenti fiduciari per tutti i contatti certi;
- b) divieto di allontanamento dal territorio dal Comune di Giove (TR) di tutte le persone ivi presenti per un periodo di quattordici giorni a far data dall’esecutività del presente provvedimento;
- c) divieto di accesso nel Comune di Giove (TR) salvo che per assicurare attività e servizi essenziali e fatta eccezione per il rientro al domicilio o alla residenza di coloro che fossero, per i motivi consentiti, fuori del Comune alla data di valenza del presente provvedimento;
- d) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali di pubblica utilità;
- e) sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, ad esclusione di quelle necessarie a garantire il sostentamento, l’allevamento degli animali, le attività non differibili;
- f) sospensione di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e di prima necessità (farmacie e parafarmacie – fornai – rivenditori di mangimi per animali – distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico – commercio al dettaglio di materiale per ottica; delle attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali) dei presidi sociosanitari esistenti: casa della salute, casa di riposo e case residenze per anziani non autosufficienti;
- g) sanificazione delle aree comuni da parte del Comune, secondo le linee guida già trasmesse ai Comuni dalla funzione Enti Locali del Centro Operativo Regionale;
- h) divieto di assembramenti o riunioni di ogni genere;
- i) il passaggio in ingresso e in uscita dal Comune è comunque consentito al personale militare, protezione civile, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, personale medico e sanitario, farmacisti e veterinari;
- j) sospensione, se presenti, di tutti i cantieri di lavoro;
- k) chiusura al pubblico dei cimiteri comunali, garantendo, comunque, l’erogazione dei servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione, cremazione delle salme;
- l) chiusura dei parchi pubblici, orti comunali, aree di sgambamento cani, aree sportive a libero accesso, servizi igienici pubblici e privati ad uso pubblico e divieto di utilizzo delle relative strutture;
- m) soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici;
- n) saranno comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed il servizio di consegna a domicilio alle persone in isolamento contumaciale e fiduciario di farmaci e generi alimentari, se necessario.
Qui il testo integrale dell’ordinanza.
I dati di contagi e isolamenti
L’ordinanza della Regione per il comune di Giove, proprio mentre riaprirà a breve la zona rossa di Pozzo di Gualdo Cattaneo, è stata firmata a seguito della richiesta dell’Usl 2. In una nota a firma del commissario straordinario dell’azienda sanitaria, infatti, si evidenziava che a Giove, a fronte di 1900 abitanti, si è verificata una progressiva comparsa di casi positivi.
“Nella fase iniziale – è scritto nella relazione dell’Usl – sono stati messi in sorveglianza sanitaria di circa n. 40 persone, registrando n. 3 casi COVID positivi in isolamento contumaciale e n. 1 paziente ricoverato. Al giorno 8 marzo 2020 le persone in isolamento domiciliare sono salite a 60, i casi COVID positivi risultavano n. 27, i pazienti ricoverati n. 4. I casi positivi riguardano n. 9 nuclei familiari, i casi isolati risultano n. 6.
La latenza tra la segnalazione dei primi casi e la positività registrata entro i giorni successivi induce a ritenere che con ogni probabilità si siano verificati ulteriori contagi“.
Nella nota dell’Usl si evidenzia inoltre che “l’1,4% della popolazione residente è positiva al tampone; il 52% dei test effettuati ha dato esito positivo; – il 3,15% della popolazione risulta in isolamento fiduciario contumaciale; e che in proposito il Direttore del Distretto di Narni ed Amelia competente per quel territorio evidenzia la “presenza di una concentrazione di casi positivi COVID interessanti alcune famiglie, che in una settimana sono raddoppiate nella numerosità (da 4 famiglie al 2 aprile 2020, a 9 famiglie ad oggi)”“.