Sono stati 530 i visitatori alla Rocca Albornoziana e al Museo del Ducato, 207 alla Casa Romana, 372 a San Salvatore, 60 al Museo del Tessuto. Quasi mille e duecento quindi i visitatori nei maggiori musei cittadini nelle weekend che ha visto Spoleto partecipare alle Giornate Europee del Patrimonio. I dati si riferiscono alle giornate di sabato 20 e domenica 21 settembre.
Alla Casa Romana, in ricordo dell’archeologo Sordini, nell’anno del centenario della morte, alla Casa Romana (da lui scoperta e scavata), è stato presentato il nuovo allestimento dei reperti archeologici museali nelle bacheche, il restauro del mosaico pavimentale di una zona della casa, e l’allestimento di un computer di completamento alla visita, con proiezioni di immagini e testi sia sulla Casa che sul contesto storico e urbanistico. Al Museo del Tessuto e del Costume domenica è stata presentata la donazione di abiti e accessori della famiglia Leonetti Luparini.
Sempre domenica successo per l’iniziativa dal titolo “Dolci scoperte Longobarde a cura dell’Associazione Italia Langobardorum, una visita guidata, cui hanno partecipato 50 visitatori che hanno potuto apprezzare anche il momento conclusivo con la degustazione dell’attorta. A fare da guida l’architetto Giorgio Flamini, che ha accompagnato il gruppo, per scoprire le principali testimonianze architettoniche longobarde, all’interno della buffer zone del sito UNESCO; la zona tampone di protezione della basilica di San Salvatore, quasi coincidente con il centro storico della città.
Con l’ingresso nei musei cittadini al prezzo di un euro, solo nella giornata di sabato, Spoleto ha aderito alle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee, sono un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare, presso l’opinione pubblica, il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche sociali italiane.