Giornata Internazionale Contro l’Omofobia. Per SEL “l’Italia è all’anno zero” - Tuttoggi.info

Giornata Internazionale Contro l’Omofobia. Per SEL “l’Italia è all’anno zero”

Redazione

Giornata Internazionale Contro l’Omofobia. Per SEL “l’Italia è all’anno zero”

Gio, 17/05/2012 - 10:24

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di Salvatore Savastano – Coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Foligno

Il 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale Contro l’Omofobia, ricorrenza istituita dall’Unione Europea per ricordare l’importante traguardo raggiunto nel 1990 (il 17 maggio, appunto) con la rimozione, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Con il termine omofobia si indica un insieme di sentimenti, pensieri e atteggiamenti avversi all’omosessualità. Rientra nell’omofobia anche la paura di venire considerati omosessuali e la tendenza a giustificare comportamenti discriminatori. L’omofobia è spesso causa di episodi di bullismo, di aggressività o di mobbing nei confronti delle persone omosessuali. Non sono rari nella nostre scuole drammatici episodi di bullismo omofobico.
All’Italia, secondo l’Agenzia per i diritti Fondamentali dell’UE, spetta il triste primato di paese con il maggior tasso di omofobia sociale, politica e istituzionale e purtroppo in Italia non esiste ancora nessuna legislazione penale né contro la discriminazione né contro gli atti di violenza e di incitamento all’odio sulla base dell’orientamento sessuale.
Viviamo in un paese attraversato da una profonda crisi non solo economica ma anche morale e di civiltà, ogni giorno una ragazza e un ragazzo sono vittime di episodi di violenza e discriminazione che, in questi anni, hanno visto un aumento esponenziale dei crimini basati sull’intolleranza nei confronti delle persone LGBTQI. L’Italia è oggi l’unico paese dell’Europa Occidentale a non prevedere una legislazione specifica nazionale per le famiglie di fatto, le unioni civili e i matrimoni ed a non essere attivamente impegnata in una discussione parlamentare che tenda all’approvazione di un DDL in materia. L’Italia è ancora il paese dove le persone subiscono discriminazioni sul lavoro per la loro identità sessuale.

Dati che sconvolgono, senza contare gli innumerevoli casi di chi è costretto a vivere nell'ombra una relazione d'amore, terrorizzato dalle reazioni dei familiari, degli amici, della società in cui è inserito.

La mentalità di molti italiani, bigotta e benpensante, disposta verso un'intolleranza quasi barbarica, contribuisce a creare cittadini di serie A e cittadini di serie B. E da lì, si sfocia in una violenza continua ed inarrestabile. Da nord a sud, la violenza sfocia in follia: una vera crociata contro chi si scambia baci che, a detta di qualcuno, sono abominevoli e contro natura. Che genere di notizie si sentono, ormai, con più frequenza? di omosessuali massacrati, quasi uccisi, con la sola colpa di vivere liberamente la propria sessualità. La loro identità sessuale, ecco il pretesto che porta una buona parte di idioti, a sfregiare e avvelenare la vita altrui.

Negli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato: “Le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare”, utilizzando quel verbo che in Italia fa venire l’orticaria anche a molti progressisti e “uomini” di sinistra; François Hollande nuovo Presidente della Francia ha promesso che entro l'anno saranno approvati i Matrimoni Omosessuali, in Argentina il Senato ha approvato una legge che permetterà a ogni cittadino di essere identificato socialmente e legalmente in base al nome, all’immagine e al sesso che deciderà di avere.
E in Italia? abbiamo altri problemi, l’economia, i debiti, la crisi, secondo alcuni la legge anti-omofobia/transfobia, le unioni civili e i matrimoni anche per le persone Omosessuali non sono delle priorità rispetto ad altre problematiche. A costoro si può rispondere che anche su questo piano si gioca la tenuta del modello democratico di un paese: l’inclusione e la laicità sono fondamentali, quindi sono prioritarie, almeno quanto altri principi di base.
Ha ragione Nichi Vendola – Presidente di Sinistra Ecologia Libertà quando afferma : “in Italia siamo all'anno zero. Un Paese ricattato da un bigottismo ipocrita delle classi dirigenti e da una vigliaccheria della politica che mette i brividi. Ora il centrosinistra deve lanciare il guanto di sfida dal punto di vista dell'avanzamento dei diritti di libertà delle persone. E' ora di aprire un dibattito vero, lontani da ogni tipo di pulsione e polemica anticlericale, sulle persone, sui costumi, sulla vita, sugli amori. Dove la politica per una volta stia zitta e provi ad ascoltare gli italiani”.

E’ ora di muoversi, di creare un movimento di “Liberazione per i Diritti” fatto non solo da Gay, Lesbiche e Trans, ma soprattutto da Eterosessuali, coinvolgendo associazioni, movimenti, semplici cittadini e partiti politici perché non possiamo più aspettare, ed è necessaria una posizione chiara e netta di quella politica che da anni con le parole è stata sempre vicina al movimento omosessuale ma nei fatti quasi sempre assente, i Diritti Civili devono essere considerati alla pari dei Diritti Sociali!
Sinistra Ecologia Libertà può e deve essere promotrice di questo cambiamento per questo abbiamo deciso di presentare come SEL Umbria un documento dal titolo “Visione d'Insieme per una Cittadinanza Paritaria”.
Dobbiamo Mobilitarci in tutti i territori, parliamo alle persone, raccogliamo adesioni, cerchiamo di creare un movimento ampio, partecipato il più aperto possibile, è ora di superare il concetto di “ghettizzazione” che per anni ha separato la vita degli omosessuali da quella degli eterosessuali e viceversa , anche gli omosessuali italiani devono avere più coraggio è il momento di “dichiararsi” e di “esporsi” pubblicamente, questo permetterà un confronto più aperto con la nostra società.
E’ ora di cambiare l’Italia, forza, dobbiamo avere il coraggio di cambiarla!

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