E' stata firmata a Cannaiola di Trevi, all'interno della giornata diocesana dei giovani (sabato 15 marzo), la “Carta dei principi fondamentali nel processo educativo dei giovani dell'Umbria di mezzo”. Il testo è stato sottoscritto dal ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, dai sindaci di Spoleto e Trevi, Massimo Brunini e Giuliano Nalli, dall'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana e dai presidi degli istituti superiori della scuole di Spoleto. Testimoni d'eccezione sono stati gli oltre 300 studenti presenti nel paese del beato Pietro Bonilli. La Carta vuole essere un punto di partenza per la costruzione nel tempo – a partire già dal prossimo anno scolastico – di una riflessione sulla possibilità di condividere un patto educativo tra tutte le agenzie preposte, su cui ci possa essere il consenso di tutti. Sono, infatti, temi cari ai più, educare i giovani alla libertà, all'impegno, alla legalità, alla solidarietà, alla mondialità, al dialogo, al discernimento, alla diversità, alla bellezza, alla realtà, alla persona, al senso della storia. “E' un testo nato dalla collaborazione di molte mani. E' un ‘protocollo d'intesa', afferma l'arcivescovo Fontana, che vuole esprime la cultura del nostro territorio. E' una risposta fattiva e concreta alla bagarre che, negli ultimi mesi, si è abbattuta sui nostri ragazzi, quasi che fossero incapaci di futuro, crepuscolari, sentina di ogni vizio”.
La giornata si è aperta con il brillante e significativo intervento del prof. Gaetano Mollo, ordinario di Pedagogia Generale all'Università di Perugia. Il docente, analizzando ogni punto della Carta sottoscritta, ha invitato i ragazzi a formarsi una coscienza critica, per scegliere tra il giusto e l'ingiusto, tra il coerente e il non coerente. “Per far questo, ha detto Mollo, è necessario saper discernere, che non vuol dire giudicare, ma capire i fenomeni che ci si presentano dinanzi e muoversi di conseguenza. Oggi, invece, si tende sempre più o all'ipercritica o all'essere addirittura acritici”. Dopo l'intervento del professore i ragazzi si sono suddivisi in sei gruppi di lavoro e hanno approfondito alcune tematiche della Carta, quali la solidarietà, la libertà, il dialogo, la diversità, il bello.
Il Ministro Fioroni, dopo aver ascoltato le relazioni degli studenti, ha ribadito che l'impegno primario della scuola è fornire ai ragazzi gli strumenti con i quali possono costruire la loro identità, la loro personalità. Il titolare della Pubblica Istruzione ha affrontato il tema della diversità: “non aver paura della diversità sui banchi di scuola, ha detto, è un'opportunità unica per costruire una cittadinanza non solo italiana, ma del mondo”. Fioroni ha anche parlato dell'importanza del merito nella vita. “Se tolgo il merito dalla vita e dalla scuola, ha sottolineato, ciò che conta per realizzarsi sarà l'essere figlio di o i soldi che la famiglia mette a disposizione”.