E' terminata poco fa a Perugia la prima udienza della causa di lavoro che riguarda alcuni giornalisti spoletini licenziati in tronco la scorsa estate da un quotidiano on line del comprensorio. In pratica la pressochè totale redazione fu esautorata senza che alla stessa fosse data una minima spiegazione da parte del direttore editoriale nè tanto meno della proprietà. Che si erano invece spesi in mille modi nel garantire il rispetto di ogni diritto, quando il quotidiano fu lanciato un paio di mesi prima nel corso di una pomposa conferenza stampa. Una vicenda che registrò l’indignazione di tutti i sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil, gli autonomi della RdB e i vertici politici dei maggiori partiti, a cominciare da Ds e An. Ne seguì anche una denuncia alla guardia di finanza (che sul caso ha aperto una inchiesta seguita dalla procura della repubblica di Spoleto) e la relativa causa di lavoro, affidata all’avvocato Roberto Coricelli. Sì perchè la redazione lavorava senza uno straccio di contratto di lavoro e annessi contributi previdenziali e assicurativi.Questa mattina, si diceva, il primo appuntamento presso l’Ufficio Provinciale del lavoro di Perugia dove, per legge, è obbligatorio tentare di trovare una conciliazione fra le parti. Che nella fattispecie è stata impossibile da trovare vista l’assenza della controparte. La vicenda quindi passa ora al Tribunale di Spoleto. Ma quello di oggi non è che l’ultimo episodio del genere. Due mesi fa un altro quotidiano on line spoletino si è ritrovato dinannzi alla Commissione Provinciale. Questa volta la legale rappresentante si è presentata, respingendo però ogni addebito. Anche in questo caso sarà l’ufficio del Giudice del lavoro di Spoleto a decidere le ragioni dell’una o dell’altra parte. Presso il cui ufficio, se non bastasse, sono pendenti, a quanto è dato sapere, un paio di vertenze di altrettanti giornalisti nei confronti di un conosciutissimo giornale della carta stampata umbra. Insomma, pare proprio che il mestiere di giornalista a Spoleto è un’impresa più unica che rara. Mentre aumenta a vista d’occhio i nuovi imprenditori editoriali. Capaci di chiedere persino contributi pubblici, loro che non pagano contributi e salari. Povera informazione. Povera categoria. Basta dare uno sguardo alle città vicine, dove si possono contare qualche decina di giornalisti professionisti, per capire come su questo fronte Spoleto è riuscita a costruire davvero ben poco. E fra i pochi, molti sono dovuti emigrare fuori regione.
GIORNALISTI SPOLETINI LICENZIATI IN TRONCO: OGGI LA PRIMA UDIENZA
Gio, 07/02/2008 - 10:36