Il Prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro ha firmato la proroga dei commissari per sei mesi e di fatto così Gest e Gesenu restano sotto il “controllo” antimafia fino alla fine dell’anno. Nella serata di ieri, il Prefetto ha quindi disposto la proroga semestrale della straordinaria e temporanea gestione delle società GESENU S.p.A. e GEST S.r.l. ai sensi dell’art. 32 comma 10 del D.L. 90/2014 come convertito con L. 114/2014.
Il provvedimento, scrive in una nota la Prefettura, si è reso necessario in quanto, nell’imminenza del termine odierno di originaria scadenza del commissariamento, il Comune di Perugia e le stazioni appaltanti interessate hanno rappresentato il permanere dell’interesse pubblico alla prosecuzione – sia pure per un periodo limitato nel rispetto dei principi di legge – dei contratti con le suddette società a garanzia della continuità di funzioni e servizi indifferibili, la cui interruzione, trattandosi di attività collegate all’igiene urbana ed alla raccolta e smaltimento dei rifiuti, andrebbe ad incidere gravemente su diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Analogo provvedimento di proroga è in corso di valutazione anche per la società ECOIMPIANTI S.r.l.
Amministratori straordinari di Gesenu e Gest che vengono “prorogati” sono (lo ricordiamo) Salvatore Santucci, revisore dei conti con esperienza di valutazione aziendale, corporate finance è stato presidente di Gepafin ed ha curato il piano di rilancio di Umbria mobilità; Mario Donato Pezzuto commercialista con esperienze di amministratore giudiziario e curatore fallimentare e l’avvocato dello Stato a riposo, Antonio Mancini.
Mentre i legali di Gesenu preparano il ricorso al Consiglio di Stato (che a questo punto sembra scontato), l’azienda è stata costretta ad “ingaggiare” a imprese esterne per svolgere i servizi privati (visto che l’interdettiva preveda possa svolgere solo determinati appalti pubblici, quindi quelli dei Comuni e degli ospedali), mentre il dibattito politico è sempre più acceso.