Gelosia ossessiva, minacce e aggressioni verbali e fisiche: domiciliari per un 31enne - Tuttoggi.info

Gelosia ossessiva, minacce e aggressioni verbali e fisiche: domiciliari per un 31enne

Flavia Pagliochini

Gelosia ossessiva, minacce e aggressioni verbali e fisiche: domiciliari per un 31enne

Ven, 10/03/2023 - 14:52

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L'uomo aveva reso la vita della ex un inferno: dopo le indagini della polizia sarà anche controllato con un braccialetto elettronico: ordinanza del gip di Spoleto

Con la sua gelosia aveva reso la vita della ex così infernale che la donna non solo era caduta in depressione ma aveva persino paura di andare in palestra. Per questo un uomo, 31enne originario dell’assisano, è stato ristretto agli arresti domiciliari dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Spoleto, dopo le indagini degli operatori della polizia di Stato del commissariato di Assisi guidato dal vicequestore Francesca Domenica Di Luca. 

Gli accertamenti eseguiti dai poliziotti, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate negli ultimi mesi dall’indagato. È emerso che l’uomo in più occasioni, a causa di una gelosia ossessiva, si era lasciato andare a minacce, violente aggressioni verbali e fisiche contro la donna procurandole uno stato di sofferenza, depressione e paura che l’avevano indotta a non andare più in palestra e a sostituire la serratura di casa.

La vittima, esasperata dalla situazione, aveva chiesto aiuto ai poliziotti per uscire dall’incubo che stava vivendo. In ragione della gravità degli episodi, terminati gli accertamenti della Polizia di Stato e ricostruita compiutamente la vicenda, la Procura della Repubblica di Spoleto ha contestato all’uomo il reato di atti persecutori, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Spoleto ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con la prescrizione di evitare ogni tipo di comunicazione e di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la persona offesa dal reato.

Per assicurare il rispetto della misura cautelare, il G.I.P. ha disposto, altresì, il controllo dell’indagato mediante installazione del braccialetto elettronico. Una volta emesso il provvedimento, gli agenti hanno provveduto a rintracciare l’indagato e ad eseguire la misura cautelare.

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