E’ nell’occhio del ciclone la galleria denominata “La Franca”, situata lungo il nuovo asse viario Foligno-Cittanova Marche, in corso di realizzazione: la procura di Spoleto ha infatti aperto un fascicolo sui lavori. A riportare la notizia è oggi il Corriere dell’Umbria.
Il fascicolo, secondo quanto dichiarato da fonti non ufficiali, è attualmente senza indagati e ipotesi di reato. Sarebbe stato aperto in seguito a una relazione inviata alla procura spoletina dai carabinieri competenti sulla galleria (non ancora aperta al traffico).
Il fatto era passato agli onori della cronaca nazionale quando, nei giorni scorsi, due operai che avevano partecipato alla costruzione hanno sostenuto con la trasmissione Report e con il Corriere della Sera che in alcuni punti lo spessore del cemento sarebbe stato inferiore a quello ritenuto idoneo.
Il presidente del’Anas Pietro Ciucci ha invece sostenuto che “la qualità e la quantità dei materiali utilizzati risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo, e senza alcun aumento dei costi”.
Foligno – Civitanova Marche, venerdì l’inaugurazione
Intanto, proprio a fronte di queste novità, la deputata di Scelta Civica Adriana Galgano ha presentato un’interpellanza urgente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio che verrà discussa nei prossimi giorni in Aula.
“Le dichiarazioni degli operai vanno verificate – ha spiegato la parlamentare – ma se i riscontri ne dimostrassero la fondatezza, allora saremmo di fronte ad un fatto gravissimo non solo sul piano del rispetto della legalità ma soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini. Ritengo, quindi, indispensabile – continua Galgano – che il ministro riferisca quali iniziative intenda adottare affinché si faccia la massima chiarezza sui controlli e sul collaudo dei lavori già realizzati e di quelli che devono ancora essere conclusi”.
“Inoltre, essendo la strada SS77 un asse viario fondamentale per il progetto Quadrilatero e per il potenziamento infrastrutturale dell’Umbria – rimarca la deputata di SC – chiedo a Delrio se non ritenga necessario ottenere adeguate garanzie circa la sicurezza e la solidità strutturale dell’opera, escludendo che sia stata realizzata utilizzando meno cemento del necessario o lasciando vuoti che avrebbero dovuto essere riempiti. Infine ritengo debba essere modificata la normativa nazionale – prosegue Galgano – che risale al 2001, che quindi, necessitò di essere rivista, in modo che i controlli siano affidati ad un organo terzo per avere verifiche certe e super partes”.
“Da ultimo, Scelta Civica ha votato a favore della mozione presentata dai deputati del M5S – chiude la parlamentare – per il ritiro del progetto autostradale Orte-Mestre perché, a parte le questioni di merito sull’opera, gli italiani devono poter contare su istituzioni che verifichino l’attualità dei progetti e delle infrastrutture facendo serie analisi costi-benefici, valutazioni di impatto in un contesto nazionale ed europeo e superando le logiche meramente burocratiche e di consenso”.
La nota dei sindacati – “In merito alle denunce da parte di due lavoratori – scrivono dai sindacati – uscite sulla stampa e raccolte dalla trasmissione televisiva Report, relative al mancato utilizzo di sufficiente cemeento in una galleria dell’opera Quadrilatero, lato Val di Chienti, ss 77 Foligno – Civitanova Marche (galleria La Franca) che pertanto sarebbe a rischio di tenuta, le scriventi organizzazioni territoriali CGIL, CISL, UIL, congiuntamente con le categorie dell’edilizia FILLEA , FILCA, FENEAL dell’Umbria dichiarano quanto segue: esprimiamo forte preoccupazione per quanto emerso da queste notizie, perché stiamo parlando dell’opera più importante e strategica che sta per essere realizzata nel nostro territorio, nella nostra regione e nelle Marche, non solo per i lavoratori coinvolti, ma per l’intera comunità regionale e nazionale.
Le accuse che fanno questi due lavoratori sono gravi e le nostre organizzazioni, pur avendo rappresentanza su questi cantieri, non hanno mai avuto elementi e riscontri su questi presunti fatti, tanto meno denunce precise e circoscritte da parte di nessuno. A nostro avviso, tali denunce sarebbe stato più opportuno farle emergere durante le varie fasi lavorative, nelle quali abbiamo sempre garantito una presenza costante e puntuale nei vari cantieri dei nostri funzionari.
Rispetto all’opera Quadrilatero, abbiamo denunciato da tempo il problema delle modalità di appalto della Legge Obiettivo, che prevede un contraente generale e subappalti con ribassi eccessivi, oltre ad una frammentazione produttiva che si ripercuote sul lavoro. Ma nonostante questo, non abbiamo mai avuto elementi che indicassero una gravità simile. Sia a livello regionale che a livello nazionale abbiamo evidenziato da tempo, anche con iniziative concrete, i limiti del sistema degli appalti nel nostro paese, limiti che emergono con forza negli ultimi giorni, con i fatti che stanno avvenendo in tutto il territorio nazionale, sia relativamente alle opere viarie che all’edilizia scolastica.
Un sistema pieno di incrostazioni, che molte volte è inquinato da corruzione e infiltrazione criminale e che si ripercuote sulla qualità delle opere e sulle condizioni dei lavoratori, producendo costi per le opere del 40% più alti rispetto alla media europea. Per questo è necessario fare immediata chiarezza e verificare la situazione con la massima attenzione.
Insieme alle organizzazioni delle Marche, chiederemo immediatamente un incontro urgente con la società Quadrilatero, con le Regioni Umbria e Marche e con l’ANAS per intraprendere tutte le iniziative necessarie a fare chiarezza e per far emergere la verità”.
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