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Futuro centrale Enel Bastardo, il sindaco fa chiarezza

Redazione

Futuro centrale Enel Bastardo, il sindaco fa chiarezza

Petruccioli replica alle polemiche dell'opposizione sulla centrale Enel: "La richiesta della minoranza non era ammissibile"
Ven, 03/01/2020 - 15:43

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Dopo le polemiche dell’opposizione, il sindaco di Giano dell’Umbria Manuel Petruccioli interviene sul futuro della centrale Enel di Bastardo dopo quanto successo nell’ultima seduta del consiglio comunale.

Lo fa con un lunghissimo post pubblicato sulla sua pagina Facebook, con il quale ripercorre quanto avvenuto negli ultimi anni. Di seguito l’intervento completo del sindaco

“Facciamo chiarezza su una vicenda così importante quale quella della centrale Enel di Bastardo “P. Vannucci”, nonostante mi sia sempre astenuto dalle inutili polemiche (ma ci tengo particolarmente). Sulla vicenda va però ristabilita la verità.

L’inizio della fine della Centrale Enel di Bastardo “Pietro Vannucci”, sita nel territorio di Gualdo Cattaneo, inizia ormai nel 2016 quando la Regione Umbria, a guida PD, scelse di approvare con atto di Giunta un accordo quadro, sottoscritto con Enel, volto alla dismissione della Centrale in commento. Infatti, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 1170 del 17.10.2016, l’allora maggioranza alla Regione Umbria pensò bene di approvare un accordo quadro volto ad individuare una nuova destinazione all’impianto di Bastardo tramite il progetto che venne denominato da Enel, in un quadro nazionale, FUTUR-È. Dalla lettura di detto accordo, composto di appena 6 articoli, appare l’assoluta assenza di contenuti volti ad una vera e propria reindustrializzazione del sito di Bastardo ma, sopratutto, la mancanza assoluta di certezza circa la presenza di Enel nel nostro territorio, un comprensorio già ampiamente martoriato dalla crisi economica e inserito nelle aree di crisi complessa.

Del progetto FUTUR-È non si è mai compreso, almeno per il sito di Gualdo Cattaneo, quali fossero i contenuti nè tanto meno la prospettiva futura. Non si è mai compreso quale fosse, realmente, il futuro di quell’impianto all’indomani della sua chiusura alla combustione.
Tanto è vero che, in base all’accordo, il progetto doveva concludersi entro il 2017 ma, invece, ad oggi, ancora alcuna certezza vi è sulla sua concretizzazione. L’unico dato certo risulta essere la conclusione: il 18 dicembre 2019 è scaduto il termine per presentare progetti volti alla acquisizione e trasformazione del sito della centrale.

Negli anni scorsi, per quanto riguarda il territorio di Giano dell’Umbria, l’unico ringraziamento va rivolto a Anna Clelia Moscatini e Jacopo Barbarito che, dai banchi dell’opposizione, hanno sempre tenuto accesi i riflettori su questa importante vicenda. Invero, il consigliere Moscatini presentó una mozione al Sindaco e alla Amministrazione comunale nel 2017 che non venne mai discussa perché l’allora maggioranza di centrosinistra di Giano dell’Umbria pensó bene di lasciare l’aula consiliare facendo mancare il numero legale. Atto di una gravità inaudita, considerata l’importanza dell’argomento.

Solo a seguito di tale gravissimo atteggiamento, venne unitamente presentata, da tutti i gruppi consiliari della consiliatura precedente del Comune, una mozione congiunta che venne approvata con delibera C.C. 34 del 2017. Tra i vari punti approvati con l’atto in commento, si stabiliva la costituzione di una delegazione intercomunale tra Giano dell’Umbria e Gualdo Cattaneo volta a dialogare con i rappresentati della Regione e di Enel sul futuro della Centrale di Bastardo e, soprattutto, volta ad inserire all’interno del gruppo di lavoro anche il comune di Giano dell’Umbria. Ahimè però, dal 2017 tale delegazione mai è stata convocata nè mai ha avuto modo di formarsi e dialogare con le parti interessate.

Mossi dalla seria preoccupazione di una dismissione imminente, grazie al dialogo con i consiglieri regionali di minoranza Fiorini e Mancini sempre nel 2017 venne depositata mozione in regione Umbria, atto n. 966, avente ad oggetto “adozione di interventi da parte della giunta regionale presso il Governo nazionale al fine di scongiurare la chiusura della centrale termoelettrica Enel “Pietro Vannucci” di Bastardo”. La mozione fu discussa nella seduta del Consiglio regionale del 29 maggio 2017. Dalla lettura degli interventi si appalesa la contrarietà degli esponenti della maggioranza a trazione PD che, testualmente, avevano a dichiarare di non condividere l’oggetto della mozione presentata dal gruppo Lega. L’allora amministrazione regionale condivideva il progetto FUTUR-È ed invitava Enel a proseguire su tale strada al fine di dare “nuova vita” alla centrale di Bastardo. La mozione n. 966, alla luce delle osservazioni presentate nella discussione del maggio 2017, fu riportata in commissione ma, purtroppo, non venne mai discussa dalla passata Legislatura.

Alla luce di questo, le cui colpe per aver incentivato il colosso energetico ad abbandonare il nostro territorio sono unicamente da attribuire ad una certa schiera politica, mi appare estremamente fuori luogo che il gruppo di opposizione che, evidentemente, si colloca vicino, molto vicino, alla precedente amministrazione comunale e regionale sia venuta a chiedere alla Amministrazione comunale che rappresento, trincerandosi dietro il preoccupante quadro della occupazione, la convocazione di un consiglio aperto per discutere dell’argomento quando, in base agli atti dal 2016 ai primi mesi del 2019, è stato proprio il partito che il gruppo di opposizione (o almeno così appare) rappresenta nel consesso comunale a, permettetemi, “aprire le porte” ad Enel per andarsene dal nostro territorio.

Per di più, e a chiarimento della vicenda, si evidenzia che la richiesta avanzata dal gruppo di opposizione è stata ritenuta irricevibile perché non presentava i requisiti minimi di ammissibilità e non conteneva la richiesta da evadere, considerato che è stata predisposta in spregio al Regolamento del Consiglio comunale ed allo Statuto del Comune di Giano dell’Umbria.
Ciò detto, però, mi occorre guardare al futuro e, sopratutto, cercare di recuperare quello che è stato perso negli anni scorsi, cercare insomma, in ogni modo, di far rimanere il colosso energetico nel nostro territorio. Questa oggi è la missione che dobbiamo portare avanti tutti insieme.

Sulla scorta di questo, reputo opportuno che l’Amministrazione comunale di Gualdo Cattaneo e l’Amministrazione comunale di Giano dell’Umbria siano indirizzare ed essere protagoniste delle scelte industriali che ENEL intende fare sul nostro territorio, al fine di preservare l’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. Il sottoscritto, evidenzio subito, è contrario al progetto FUTUR-È per come è stato presentato perché non è altro che una “scatola vuota” privo di contenuto serio volto alla reindustrializzazione del sito Enel di Gualdo Cattaneo. Sulla base di questo, insieme al Sindaco di Gualdo Cattaneo, e all’assessore allo sviluppo economico Valeria Santi, sin dai primi giorni dall’insediamento abbiamo lavorato per cercare una seria e costante interlocuzione con Enel.

Da giugno, infatti, abbiamo ottenuto diversi incontri:
Presso la Centrale si è recata la Presidente della Commissione Sviluppo Economico alla Camera, On. Saltamartini, che ha evidenziato l’importanza per il territorio circa la permanenza di Enel e sopratutto a nuovi investimenti da parte del colosso per dare nuova linfa al territorio che amministriamo.
Poi, il sottoscritto e il collega Valentini hanno incontrato a Roma, e in due distinti appuntamenti, dapprima i responsabili Enel centro Italia (nonché il responsabile del progetto FUTUR-È ed il direttore della centrale di Bastardo) e, successivamente, l’Ing Solfaroli.

Con il primo incontro è stato ottenuto dal sottoscritto un punto di partenza mai avviato negli anni scorsi: anche Giano dell’Umbria farà parte, insieme a Gualdo Cattaneo, del tavolo tecnico che sarà chiamato a discutere del futuro della centrale di Bastardo e sopratutto delle ipotesi di progetti Futur-è presentati. Con il secondo incontro si è intavolata una vera trattativa al fine di incentivate il colosso energetico a rimanere nel sito della Centrale di Bastardo. In tutto questo, insieme sempre al collega Valentini, e grazie al supporto dell’On. Caparvi, nel mese di luglio 2019 è stata depositata una interrogazione al MISE che però ad oggi risulta ancora priva di risposta. Con essa si chiedeva al Ministro di intervenire su Enel al fine di incentivare, nel sito di Gualdo Cattaneo, un polo innovativo di sviluppo di energia rinnovabile.
All’indomani poi della vittoria del centrodestra in regione Umbria, ci siamo subito interfacciati con la Presidente Tesei e con l’Assessore allo sviluppo economico per attenzionare, vista l’urgenza, la pratica involvente la Centrale di Bastardo. Il riscontro è stato immediato tanto è vero che il primo incontro si è tenuto lunedì 9 dicembre e, successivamente, l’assessore Fioroni ha incontrato Enel lunedì 16 dicembre. L’incontro è terminato con la volontà espressa da Enel di rimanere nel territorio e procedere a nuovi investimenti nel sito di Gualdo Cattaneo.

Gli scenari, ad oggi, rimangono aperti con la speranza del sottoscritto che, nonostante tutto, Enel sia intenzionata a rimanere nel nostro territorio con nuovi progetti che nei prossimi giorni, mesi, saranno oggetto di vaglio e condivisione con le Amministrazioni regionale e comunali coinvolte.

Tutto questo ho relazionato in consiglio e, ad onor del vero, solo la capogruppo del gruppo di opposizione in Consiglio Comunale ha abbandonato l’aula, tant’è che le altre due consigliere sono rimaste e hanno partecipato al dibattito che è seguito a queste mie comunicazioni, a riprova della completa possibilità e disponibilità del sottoscritto di interloquire anche da parte della minoranza.

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