Nel giorno del funerale di Anna Maria Cenciarini, tiene ancora banco, ormai da due giorni, la polemica relativa alla mancata proclamazione del lutto cittadino, come invece era accaduto per la tragedia di Lamberto Lucaccioni l’estate scorsa. A farsi portavoce della parte indignata della città è stato, proprio quest’oggi, il responsabile giovanile della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti.
Trovare una sensata giustificazione alla decisione per cui un’amministrazione comunale indìce il lutto cittadino per un adolescente stroncato dalla droga in una discoteca riminese e non lo fa per l’uccisione di una madre non è semplice, ma trattandosi dell’amministrazione di Città di Castello forse tutto è più chiaro. Che per il Sindaco e la sua giunta ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B è cosa assai nota, ma usare simili disparità di fronte a certe tragedie, lo trovo raccapricciante
Parole forti, quelle del giovane esponente del Carroccio, che poi rincara la dose tirando in ballo il primo cittadino: “Capisco che per il signor Bacchetta sia già tempo di campagna elettorale, ma qui si sta calpestando ogni singolo valore: perché quest’estate Città di Castello si è raccolta in occasione dei funerali del giovane 16enne tifernate rimandando anche un appuntamento culturale e oggi non si annulla la Festa della Befana? Oggi doveva essere lutto cittadino così come lo era stato lo scorso luglio, ma qui si pensa solo ad inaugurare scuole, piazze, a fare bella figura davanti alle telecamere. Questa non é più la nostra Città di Castello, ormai ha perso la sua anima, la sua identità e la sua cultura a causa di una Sinistra che governa il paese ininterrottamente da 60 anni”.
Quasi immediata, sempre nel pomeriggio, è stata la risposta del sindaco Luciano Bacchetta, che ha preso parte alle esequie assieme agli assessori Riccardo Carletti e Mauro Alcherigi e che ha ribadito la vicinanza dell’amministrazione alle famiglie Cenciarini e Bigotti in un momento così tragico e doloroso.
Nel rispetto della privacy, con atti concreti, e senza sbandierarlo, l’amministrazione comunale ha fatto e farà la propria parte come sempre, non lasciando solo nessuno ed in particolare chi, suo malgrado, si trova coinvolto in un episodio così efferato che colpisce al cuore una comunità come la nostra, da sempre ispirata ai valori di civiltà, solidarietà e appartenenza
Il sindaco ha infine ricordato con particolare commozione Anna Maria, cresciuta e residente per molti anni, assieme ai genitori e ai fratelli, nel quartiere San Pio X, da cui lui stesso proviene. “Conoscevo personalmente Anna Maria e la sua famiglia, erano miei vicini di casa benvoluti e apprezzati da tutti”, ha concluso il sindaco di Città di Castello.