Il vicesindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha incontrato i referenti del “Comitato di via Protomartiri Francescani” di Santa Maria degli Angeli, che rappresenta i cittadini residenti nei pressi dello stabilimento delle Fonderie Assisi Spa (ex Fonderie Tacconi), per fare il punto della situazione dopo l’incendio che lo ha colpito lo scorso dicembre, comportando prima la sospensione e poi la recente ripresa graduale dell’attività industriale.
Al confronto – tenutosi nei giorni scorsi in Comune, presente anche il consigliere comunale Francesca Corazzi – sono intervenuti esponenti degli uffici tecnici del Comune di Assisi, che hanno illustrato le misure adottate verso la società e i rilievi ambientali che saranno effettuati in collaborazione con le autorità competenti in materia. “Per l’Amministrazione comunale – ha sottolineato Stoppini – è fondamentale garantire le giuste condizioni di salute e vivibilità per i cittadini che vivono nella zona interessata e per i lavoratori dell’azienda. Rispetto alla richiesta di delocalizzazione dello stabilimento, ci sarà un confronto con la Regione Umbria per valutare, insieme all’impresa, tutti gli scenari possibili da perseguire, compresa la necessità di mettere in atto misure di mitigazione per ridurre l’impatto emissivo dell’industria. L’auspicio è quindi quello di un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte, per fare presto passi in avanti concreti rispetto a un tema prioritario per il nostro territorio”.
Intanto il Comune ha emesso, come si legge nell’albo pretorio, un’ordinanza per contenere l’inquinamento acustico nella zona delle Fonderie, accertato dopo alcune settimane di rilievi Arpa sul finire del 2023. Oltre a una serie di prescrizioni da attuare tra uno e tre mesi, all’azienda viene chiesto di adottare immediatamente “procedure operative transitorie che contribuiscano al contenimento e/o abbattimento delle emissioni sonore disturbanti”.