Foligno Calcio, addio ufficiale di Giovanni Tedesco “per il bene della squadra” - Tuttoggi.info

Foligno Calcio, addio ufficiale di Giovanni Tedesco “per il bene della squadra”

Redazione

Foligno Calcio, addio ufficiale di Giovanni Tedesco “per il bene della squadra”

Gio, 27/09/2012 - 15:35

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Francesco Balucani

E’ durata poco l’avventura in biancoazzurro di Giovanni Tedesco, che questa mattina – ad una conferenza stampa convocata proprio dal tecnico – ha spiegato le ragioni della sua scelta, chiarendo aspetti dell’accaduto che nei giorni trascorsi erano rimasti nell’ombra.
Queste le sue parole: “Anzitutto, ci tengo a ringraziare la società, che mi ha dato una grande occasione. Ho convocato questa conferenza stampa per chiarire alcuni punti fondamentali della vicenda. Il mio gesto è stato fatto unicamente per il bene del Foligno. Nessuno voleva che me ne andassi. La società ha inizialmente respinto le mie dimissioni e Cotroneo, capitano della squadra, mi ha perfino inseguito in campo con l’accappatoio addosso per impedirmi di farlo. Alla fine, non ho ritirato le dimissioni per dare un segnale forte, perché magari ora le cose migliorano, la squadra comincia a vincere e io divento la persona più felice del mondo. Sono situazioni che nel calcio ci stanno. Personalmente, con voi giornalisti non ho mai avuto un buon feeling. Già dalle prime battute ho sentito come una sorta di avversione da parte vostra – intendendo i giornalisti presenti, con particolare riferimento ad alcuni interventi pubblicati su siti “non ufficiali” che scrivono della squadra – ma non porto rancore e la mia azione l’ho fatta esclusivamente per il bene della società. Responsabilità per gli scarsi risultati? La squadra è stata strutturata bene, anche in base alle mie richieste, ma ovviamente c’è bisogno di tempo affinché cominci a girare bene. Capisco che nel calcio di tempo non ce n’è mai troppo, di conseguenza mi sono ritirato. Esco da questa esperienza a testa alta e sono orgoglioso di aver allenato la squadra del Foligno. Per questa ragione ci tengo a ringraziare tutti per le dimostrazioni di affetto concessemi. Ora? Credo che affronterò qualche corso di aggiornamento e assisterò a qualche allenamento nel calcio professionistico. In ogni caso resterò a vivere in città e verrò al Blasone quando Rampi – che non ho avuto il piacere di allenare personalmente – tornerà a disposizione del team. Gliel’ho promesso”.
Con queste parole, Giovanni Tedesco dice definitivamente addio al Falco, generando una confusione in casa biancoazzurra che tutti speravano fosse ormai alle spalle. Questa settimana la squadra sarà affidata a Mirko Barbetta, ma nei prossimi giorni sarà reso noto il nome del nuovo allenatore, “qualcuno d’esperienza”, come pretendono sia il presidente Zampetti che Roberto Damaschi. I nomi più appetibili in questo frangente sono quelli di Nicola Provenza, Moreno Torricelli, Federico Giunti, Andrea Caplone o Francesco Monaco. Per certo, Giovanni Pagliari non siederà nuovamente sulla panchina biancoazzurra, come era stato ipotizzato nei giorni appena successivi alle dimissioni di Tedesco dalla stampa locale. Ad affermarlo è Roberto Damaschi in persona.
Oltre al rebus dell’allenatore, che già preoccupa non poco tutti coloro che pretendono un destino più roseo per la società folignate, ci si mette anche il possibile addio di Zampetti. Da molto ormai l’imprenditore umbro vorrebbe abbandonare la società, lasciandola però “in buone mani”, ma ancora oggi nessuno si è ancora fatto avanti per una possibile cessione. E’ lo stesso Zampetti a riferirlo, sottolineando che “tutti gli anni è la stessa storia, gente che vuole entrare in società ma nel riscontro poi non c’è mai niente di vero. Io sono disposto a lasciare il Foligno in buone mani, ma fino ad oggi nessuno si è preso la briga di chiamarmi”.
Sulla vicenda Tedesco, il presidente spende parole cordiali: “Quando c’è un allenatore che si dimette, la colpa è di tutti. A me ha detto che si è dimesso per il bene del Foligno, per dare una scossa alla squadra. Tedesco è un signore. In dieci anni di carriera non avevo mai accordato le dimissioni a un allenatore senza che questo mi chiedesse dei soldi, cosa che con Tedesco non è successa. Oggi in Italia non si trova un personaggio così”.

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