Con la raccolta differenziata la tassa sui rifiuti sarebbe dovuta calare, o almeno così l’avevano capita i cittadini contribuenti folignati. Ma la realtà dei fatti è ben diversa, ed il 2018 porterà con se nuovi aumenti per la famigerta Tari. Ad ogni modo, pur non essendo aumenti significativi, colpiranno sia le utenze domestiche che non domestiche.
Per quanto riguarda le abitazioni, gli aumenti oscilleranno tra il 2,5 ed il 3% mentre per le utenze non domesntiche le notizie sono ancora peggiori con balzi tra il 3,30 ed il 3,50% queste le sostanziali (brutte) novità. Quel che può sembrare paradossale, è proprio la motivazione degli aumenti: sono infatti legati all’estensione ed all’efficientamento della raccolta differenziata, in particolar modo sull’organico e sul servizio di raccolta porta porta.
Stando ad alcune proiezioni elaborate dal Comune di Foligno, le utenze domestiche dovranno sborsare nell’arco dell’anno qualcosa tra i 5 e i 10 euro in più dello scorso anno. L’amministrazione comunale vorrebbe far scomparire i cassonetti dalle strade, anche per evitare che i cittadini gettino rifiuti in zone dove ancora sono presenti.
Un sospiro di sollievo per le cosiddette fasce deboli: per venire incontro ai cittadini con redditi certificati inferiori a cinquemila euro annui, questi saranno esentati dal versamento della Tari. A tale scopo il Comune di Foligno stanzierà 180mila euro totali.
E si allontana anche la possibilità di applicare la ‘tariffa puntuale’ che consentirebbe a chi più e meglio ricicla, di pagare di meno, premiando così i virtuosi e penalizzando i furbetti.