Al centro della piazza la Vespa contraffatta sequestra da Adm durante una operazione di contrasto agli illeciti
Flash mob in piazza Garibaldi de Club Vespa Spoleto e Agenzia Accise dogane e Monopoli. Per 30 secondi 300 vespe hanno suonato per dire NO alla contraffazione del Made in Italy. Al centro della piazza la Vespa contraffatta sequestra da Adm durante una operazione di contrasto agli illeciti, ciclomotore che, insieme ad altri reperti contraffatti sarà possibile vedere nella Cupola Geodetica allestita in Piazza Pianciani fino al 10 luglio
L’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, in concomitanza con la sua presenza al Festival dei Due Mondi di Spoleto nella sezione Legalità e Sociale con uno spazio espositivo all’interno del quale sono esposti merci e mezzi contraffatti, ha partecipato al Raduno Nazionale Vespa Club “Vespoletivm Pool Edition”- tenuto nella cittadina umbra – per presentare un modello di questo veicolo sequestrato poiché contraffatto.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività che l’Agenzia promuove per sensibilizzare i cittadini sul rischio sociale ed economico dell’industria della contraffazione che lede la parte sana e produttiva del nostro Paese.
Al raduno hanno partecipato oltre 300 “vespisti” provenienti da tutte le regioni italiane che hanno accolto con grande favore l’iniziativa di ADM poiché la piaga della contraffazione minaccia in maniera preoccupante alche il settore degli appassionati delle due ruote d’epoca.
Alla partenza del Raduno tutti i partecipanti hanno accerchiato la Vespa falsa, suonando i propri clacson come messaggio simbolico per dire “NO” alla contraffazione del made in Italy e all’italian sounding.
“La lotta alla contraffazione – ha detto il Direttore Generale di ADM; Marcello Minenna – è una delle attività che maggiormente impegna la nostra Agenzia. È un contrasto importante che svolgiamo in sinergia con le forze di polizia e con il coordinamento dell’Autorità giudiziaria poiché nella stragrande maggioranza dei casi è coinvolta la criminalità organizzata che sfrutta i proventi per le sue attività illecite”.