“Due territori ‘verdi’, in cui l’agricoltura e l’ambiente sono componenti essenziali e si collegano al turismo che rappresenta un altro settore fondamentale del tessuto economico: sono questi i punti che hanno avvicinato l’Umbria e lo Yunnan e per la nostra Regione questo protocollo costituisce un momento molto importante”. Così l’assessore regionale Fernanda Cecchini ha commentato la firma, insieme al vice presidente dello Yunnan, Li Jiang, dell’accordo tra la Regione Umbria e la Provincia della Repubblica popolare della Cina, avvenuta questa mattina nel Padiglione cinese di Expò a Milano.
Il protocollo, realizzato grazie alla collaborazione con la Fondazione Italia-Cina, ha lo scopo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale delle rispettive comunità attraverso diverse collaborazioni nei settori economici, sociali, scientifici e culturali. La Provincia dello Yiunnan, circa 46 milioni di abitanti, è la principale produttrice di beni agricoli della Cina: tabacco e funghi sono i prodotti più rilevanti in un territorio che presenta anche un ambiente naturale di particolare pregio, meta di turisti non soltanto cinesi ma anche provenienti dai paesi esteri.
“L’impegno – ha sottolineato l’assessore Cecchini – è quello di sostenere e promuovere iniziative volte a favorire l’interscambio commerciale e progetti di cooperazione; i progetti di trasferimento tecnologico e di R&D congiunti nei settori manifatturieri avanzati, dell’agricoltura, della lavorazione dei prodotti agroalimentari; lo scambio di talenti, ricercatori, studiosi ed esperti; la costituzione di una piattaforma di ricerca e sviluppo, e di sistemi di produzione congiunti nei settori delle macchine agricole, tecnologie agricole per la produzione, lavorazione di prodotti agroalimentari e sicurezza agroalimentare e l’organizzazione congiunta di seminari, forum, mostre ed eventi.
Un dialogo e progetti specifici di cooperazione sono previsti anche nei settori della conservazione, del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale tradizionale nonchè nei settori delle nuove fonti energetiche, del design innovativo, del risparmio energetico e delle metodologie e tecnologie per la sicurezza ambientale”. L’intesa ha una durata di cinque anni e potrà essere tacitamente rinnovata per altri cinque anni.
di FMF