Finito ai domiciliari perseguita ex minorenne con centinaia di telefonate, 20enne portato in carcere - Tuttoggi.info

Finito ai domiciliari perseguita ex minorenne con centinaia di telefonate, 20enne portato in carcere

Davide Baccarini

Finito ai domiciliari perseguita ex minorenne con centinaia di telefonate, 20enne portato in carcere

Mar, 19/03/2024 - 09:40

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Il giovane aveva già violato due divieti di avvicinamento alla 17enne, il Tribunale di Perugia ha deciso per la misura cautelare più drastica data la "radicale assenza di qualsiasi capacità di auto-controllo" del ragazzo

Un’ossessione per la ex fidanzata minorenne che – nonostante svariate misure cautelari nei suoi confronti per tenerlo lontano da lei – alla fine gli è costata il carcere.

Il ragazzo di origini marocchine e residente a Città di Castello, appena 20enne, si era reso responsabile di comportamenti lesivi e persecutori nei confronti di una 17enne, per i quali l’autorità giudiziaria gli aveva già imposto il divieto di avvicinamento. Misura cautelare che, lo scorso febbraio, il giovane aveva violato recandosi alla stazione di Trestina, salendo sul treno che la minorenne prende ogni giorno per tornare da scuola. Una volta raggiunta in una delle carrozze, si era poi accomodato accanto a lei iniziando ad insultarla.

Dopo questo episodio il 20enne era stato arrestato in flagranza di reato ma riportato in stato di libertà con una nuova misura cautelare: un altro divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Anche in questo caso, però, appena due settimane dopo (il 10 marzo scorso), il ragazzo – che non doveva avvicinarsi alla vittima per meno di 500 metri – ha di nuovo incontrato la 17enne alla stazione ferroviaria di Trestina e qui, dopo un tentativo di approccio fisico – negato da quest’ultima – è andato in escandescenza, insultandola, percuotendola e facendola pure cadere a terra.

La minore, spaventata, aveva richiesto l’intervento della Polizia di Stato che, giunta sul posto, aveva sorpreso il 20enne a bordo del treno regionale, arrestandolo ancora. Nel corso dell’udienza di convalida il giudice aveva disposto un ulteriore aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento, sostituendola con gli arresti domiciliari.

Neanche in tal caso, però, il giovane è riuscito a limitarsi, tempestando con centinaia di telefonate la minore. Per questo motivo il Tribunale di Perugia – “considerata la radicale assenza di qualsiasi capacità di auto-controllo, sintomo di una personalità allarmante e incline a delinquere” – ritenendo concreto il pericolo di reiterazione delle precedenti condotte, ha disposto la custodia cautelare in carcere. In queste ore gli agenti del commissariato tifernate hanno infatti condotto il ragazzo nella casa circondariale di Capanne (Perugia).

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