Ci sarà da divertirsi e da stupirsi, ci sarà da mangiare e da acquistare, si potranno incontrare curiosi o inquietanti personaggi. Anche stavolta la “Fiera dei Soprastanti”, che domani – domenica 31 agosto – si aprirà a partire dalle ore 16.30 per concludersi oltre mezzanotte si apre con tanti buoni propositi, il primo dei quali è rinverdire il successo di pubblico delle precedenti edizioni, con migliaia e migliaia di presenze. La cornice è quella di via Scuola di Arti e Mestieri e largo Federico Frezzi, con ingresso da via Gramsci.
A curare i dettagli organizzativi dell'evento d'apertura del programma settembrino della Giostra della Quintana è stata la Commissione Artistica dell'Ente di palazzo Candiotti. Tessuti, confetti e confetture, orafi, corde funi e canape, botti, icone sacre, ciabattini, saponi e lavanda, oggetti in creta, scacchi e giochi, vimini, cartomanti, cocci, piccoli animali, gioco dei topi, alchimisti, armi, maghi, animali da cortile, percussioni antiche, cantastorie, granaglie e naturalmente arrosticini, frutta, frittelle, pane e affettati, dolci, alicette, pagnotte e trippa e tanto di più saranno il variegato mondo della Fiera, per la quale resta l'obbligo di comprare tutto con i Quattrini.
La coniazione di una moneta antica per la Fiera dei Soprastanti ha infatti costituito una novità di rilievo: nella coniazione di una serie di monete d'epoca da mettere in uso in questa occasione, l'Ente Giostra ha ravvisato un modo significativo per aderire ad una dichiarata volontà storico-rievocativa, alla quale, nel complesso delle sue varie manifestazioni, ci si vuol attenere. Ciò consentirà maggior vivacità nei cambi e negli acquisti delle merci esposte nella Fiera, per chi voglia accedere al loro uso (1 euro=1 quattrino). L'orientamento cronologico è attestato dalla fonte documentaria alla quale fa riferimento la Quintana, ovvero il testo manoscritto di Ettore Tesorieri, relativo all'anno 1613. Questa data ha consentito di fare riferimento al governo del papa Paolo V (Camillo Borghese 1605-1621).
“La zona che abbiamo scelto per ambientare la Fiera dei Soprastanti – sottolinea Stefano Trabalza, presidente della Commissione Artistica – è ideale per questo evento, anche per la vicinanza della splendida chiesa di San Nicolò o le sale al piano terra di palazzo Candiotti. Le presenze sono tali da qualificare ulteriormente l'appuntamento, il cui fine resto quello di ricostruire uno squarcio di vita secentesca legato all'attività commerciale ed artigianale e che è storicamente documentato nell'Archivio di Stato di Foligno”.
Del successo della Fiera edizione 2008 è sicuro anche il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli: “E' l'appuntamento d'apertura, quello a cui ormai non rinuncia nessuno e che costituisce un'attrazione anche per chi arriva da fuori Foligno. L'intuizione di introdurre il Quattrino è stata vincente perché stimola la curiosità e peraltro sono moltissimi che ogni volta, per ricordo o perché collezionisti, si portano a casa l'antica moneta riconiata fedelmente sulla base di quella che circolava in città a quell'epoca”.