FESTIVAL DEI 2 MONDI: VICTORIA ABRIL, LA SPAGNA DI EURO 2008 E I PRODUTTORI DISCOGRAFICI (Foto) - Tuttoggi.info

FESTIVAL DEI 2 MONDI: VICTORIA ABRIL, LA SPAGNA DI EURO 2008 E I PRODUTTORI DISCOGRAFICI (Foto)

Redazione

FESTIVAL DEI 2 MONDI: VICTORIA ABRIL, LA SPAGNA DI EURO 2008 E I PRODUTTORI DISCOGRAFICI (Foto)

Dom, 29/06/2008 - 16:44

Condividi su:


“O lala è come il Festival, più anime in una. E' il riassunto della mia vita, 25 anni in Francia e 23 anni in Spagna”. Victoria Abril è un ciclone di simpatia e vitalità. “Sono arrivata in Francia per amore e quando sono arrivata non sapevo né leggere né scrivere in francese: ho imparato con le 'chansons d'amour'. Ho scelto la colonna sonora della mia gioventù, – spiega la Abril – i momenti più romantici della mia vita: questo è O lala”.

Stare a Spoleto la entusiasma e si vede. “Non pensavo che fosse una città così bella. Mi avevano detto del Festival… c'è tutto! E' importantissimo per noi vedere tutte queste arti insieme, per non morire da idioti in un mondo globalizzato”.

L'attrice, Musa di Pedro Almodovar e protagonista, con un giovanissimo Antonio Banderas, di un film scandaloso come “Atame” (Legami), è stata consacrata al successo mediatico da un bello ma poco originale bacio lesbo in “Oscar. Una pasion surrealista”, ritenuto il più sensuale della storia (sic!). Ora però è tutta orientata alla musica, anche se non ha di certo chiuso le porte al cinema. “Lo scorso anno ho girato 4 film e contemporaneamente ho registrato e fatto uscire questo album” dice l'eclettica artista tra il pubblico divertito.

Si sente davvero molto che questo lavoro, O Lalà, è il bilancio di una vita, un po' come una ” Stazione di Posta”, un luogo dove ci si ferma a guardare indietro, a dissetarsi e a togliersi la polvere di dosso del lungo percorso fatto.

Che poi ci si possa fermare qui è una scelta che si maturerà con il recupero delle forze. “Il terzo album, se Dio vorrà, si chiamerà Interlocal. Per il momento è solo un sogno”. Gli appunti di viaggio della Abril, scritti in varie lingue, vengono trasformati in canzoni, tenendo sempre presente il suo mondo. “Girando anche a Roma, molte volte ho scritto anche in italiano, anzi in una specie di 'itagnolo'”. Ed è infatti con una lingua tutta sua che parla Victoria Abril, mescolando francese, spagnolo ed italiano. Il progetto dell'attrice è di mettere nel nuovo album i ritmi del pianeta, in particolare quelli di Africa, Vicino Oriente, Brasile e Cuba. “In ogni paese vorrei fare un incontro con le donne, fare un documentario sulle loro vite, magari proprio per finanziare l'album, visto che con la musica non si va da nessuna parte, nemmeno dietro l'angolo”. E giù risate, dietro il modo dissacrante di parlare dei produttori discografici da parte della Abril. “Questo disco è uscito in Francia, Svizzera e Belgio ed uscirà in Giappone e Polonia, ma non chiedetemi perché. Vorrei scoprire un sistema perché la musica passi alla gente senza gli intermediari, che non vogliono lavorare”.

E come nasce la voglia di fare musica? “Avevo cantato in un film, dove avevo chiesto carta bianca per la musica e la coreografia. Musica anni '50, con tanti riferimenti e contenuti della Bossanova. Ho visto che ero capace di farlo e ho deciso subito dopo di fare un cd”. Senza però lasciare il cinema.

Ci tiene sempre molto a dire che il cinema è la sua base, Victoria, ma non nasconde la sua nuova natura distaccata dallo Showbiz e ne spiega anche i motivi. “La musica è diversa, c'è una comunicazione diretta con il pubblico”.”C'è una differenza enorme, tremenda, tra il cinema e la musica; il cinema è come internet, non sai quello che sente la gente, ci vogliono 3 mesi per girare un'ora e mezza, mentre la musica non ha intermediari, ci sono 2 ore di felicità, io, voi e la buona musica”.

Se ce ne fosse bisogno fa capire come sia carnale il suo approccio, e d'altro canto non ti aspetti davvero nulla di diverso da questa “asciutta” carica di sensualità che è la Abril della maturità.

“Ogni volta quando canto – aggiunge – mi preparo come se andassi a sposarmi. Io voglio morire cantando, per vivere vedremo…” E giù altri sorrisi. “Ma non vorrei morire davanti alla gente, quello no… diciamo subito dopo!”

Di certo non stasera, non prima di aver saputo il risultato della finale degli Europei di calcio tra Spagna e Germania. E proprio la partita più importante per gli spagnoli sta mettendo in crisi la Abril. “Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione per questa sera, l'ho detto subito ieri appena sono arrivata”. La Abril e i suoi musicisti, pur di seguire la partita sono disposti a tutto, anche a mettersi in ginocchio davanti a Ferrara per posticipare lo spettacolo al Teatro Nuovo (in programma stasera alle 21) . Glielo chiediamo e lei che sulle prime non comprende bene il nostro “itagnolo”, sgrana gli occhi e implora ” dove…ditemi dov'è …dov'è il Maestro…” . Sembra di rivederla, che implora “atame….” E non c'è dubbio se lei lo chiederà nessuno le dirà di no.

(Sara Fratepietro – Carlo Vantaggioli)


Condividi su:


ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!