Una due giorni speciale con la collaborazione della Conferenza Episcopale Italiana per ringraziare quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia
Un momento per ringraziare quanti si sono prodigati nel far fronte alla pandemia: Istituzioni civili e militari, operatori sanitari, famiglie, mondo del volontariato e della scuola, realtà caritative ed ecclesiali. Ma anche un momento per invocare la pace, in un mondo sempre più attraversato da conflitti e guerre. Presentato questa mattina, 5 settembre 2022, a Roma, il programma delle celebrazioni per la festa di San Francesco 2022. Ad accendere la lampada che arde sulla tomba del Poverello sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la messa presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei.
Dopo anni in cui l’olio veniva offerto da una singola Regione a nome delle altre diciannove, le celebrazioni per la festa di San Francesco 2022 avranno quest’anno un carattere inedito: per il pellegrinaggio sul luogo del Transito e il gesto dell’offerta dell’olio presso la Tomba di San Francesco non è stata coinvolta una singola Regione, ma la Conferenza Episcopale Italiana al fine di ringraziare quanti si sono prodigati nei periodi peggiori della pandemia. Sarà anche l’occasione per una preghiera speciale per l’Italia e per la pace.
A caratterizzare questa particolare edizione della festa di San Francesco Patrono d’Italia 2022 la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il 4 ottobre accenderà la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia” a nome di tutto il popolo italiano e successivamente rivolgerà un messaggio al Paese dalla Loggia del Sacro Convento di San Francesco.
“Vogliamo, con questo nostro gesto, divenire un segno per l’Italia e vogliamo altresì pregare per l’Italia, perché essa progredisca sempre più nella sua vocazione di popolo ponte fra le nazioni, popolo solido e solidale capace di trarre dalla propria radice cristiana spunti e suggerimenti per tracciare vie nuove, fondate sul dialogo e sulla collaborazione con tutti”, ha sottolineato monsignor Zuppi. “La pandemia ci ha riportato a constatare ciò che san Francesco ha vissuto a livello personale e cioè che la vita di ciascuno di noi migliora veramente non se abbiamo di più, non se siamo più forti o potenti, ma se siamo capaci di prenderci cura di chi ha più bisogno, di chi da solo non ce la fa”, ha aggiunto fr. Marco Moroni, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi.
“La memoria viva dell’italiano San Francesco, il poverello di Assisi, ci aiuti tutti a cogliere con gioia il vero senso della vita, il cuore del Vangelo: donarsi senza misura per amore di Dio e dei fratelli”, è stato l’auspicio di fr. Massimo Travascio, Custode del Convento della Porziuncola in S. Maria degli Angeli. “Condividiamo pienamente la bellezza di questo evento, che vede in qualche modo l’Italia intera, nel contesto di questi anni difficili, stringersi intorno al Santo Patrono per esprimere sentimenti di gratitudine e guardare al futuro con rinnovata speranza”, ha evidenziato in un messaggio Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. “Nell’accogliere coloro che vivranno insieme a noi la festa di San Francesco, esorto tutti a guardare ad Assisi come la ‘città sul monte’ per il suo essere culla e simbolo dei valori francescani e a considerare Assisi come la propria ‘casa’”, ha concluso il sindaco, Stefania Proietti. (Foto in evidenza, sanfrancesco.org)