Fertility Room ad Assisi, reazioni a catena su iniziativa "benedetta" da assessore Guarducci - Tuttoggi.info

Fertility Room ad Assisi, reazioni a catena su iniziativa “benedetta” da assessore Guarducci

Redazione

Fertility Room ad Assisi, reazioni a catena su iniziativa “benedetta” da assessore Guarducci

Pro e contro sulla provocazione di offrire gratis la notte in albergo del concepimento | Web scatenato
Sab, 19/11/2016 - 09:17

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Tutto è business! Ma anche no.  Così anche il concepimento di un figlio può diventare strumento di marketing territoriale, magari con la benedizione di amministratori avveduti o in alcuni casi eccentrici. L’assessore al turismo del Comune di Assisi, Eugenio Guarducci non è certo persona schiva rispetto alla provocazione. Ed è così che nella città di San Francesco, parte l’iniziativa delle Fertility Room.

 Ecco la nota ufficiale del Tavolo Assist Turismo che ha coordinato l’iniziativa:

Il basso tasso di natalità nel nostro Paese è uno dei problemi più significativi che le politiche sociali dovranno affrontare nei prossimi anni. Ecco allora che, all’interno del “neonato” Tavolo Assist Turismo, alcuni operatori privati – rappresentativi della variegata offerta turistica di Assisi – hanno deciso di proporre una idea originale che è stata subito accolta con entusiasmo e all’unanimità:

Di cosa si tratta? Molto semplice: le coppie che verranno ad alloggiare ad Assisi in una delle strutture ricettive aderenti all’iniziativa Fertility Room avranno diritto al rimborso del costo di una notte una volta che, a distanza di 9 mesi dalla loro presenza in città, dimostreranno l’avvenuta nascita del loro bambino/a spedendo il relativo certificato di nascita. La validità della proposta parte da oggi e il termine, al momento, è fissato al 31 marzo 2017. Naturalmente sarà previsto un arco temporale di almeno dieci giorni prima e dopo i 9 mesi dalla presenza della coppia ad Assisi per vedersi riconosciuta la gratuità prevista. Ogni operatore turistico potrà, quindi, personalizzare e arricchire l’offerta Fertility Room al fine di renderla più interessante possibile.

Fertility Room nasce nella piena consapevolezza che far nascere un figlio è un gesto d’amore profondo che andrebbe sempre più incoraggiato nonostante le mille difficoltà che la vita riserva.

Ecco allora che una semplice idea può rafforzare l’attenzione sul tema della procreazione e, contemporaneamente, incoraggiare  a scoprire e/o riscoprire un territorio ricco di bellezze e di valori universalmente riconosciuti.  

Le reazioni-

Regione contro- “La contrazione registrata su base regionale relativa ai flussi turistici emersa a seguito del sisma che ha colpito la Valnerina, è un elemento di criticità che necessita di risposte ponderate e concrete- recita una nota ufficiale della Regione Umbria- Si ritiene che iniziative come quella promossa da alcuni operatori di Assisi con la formula “Fertility Room” non risultano coerenti né tanto meno opportune, perché non armonizzate con una strategia che promuova e valorizzi il nostro straordinario patrimonio paesaggistico, culturale e spirituale.

Ricci ex-sindaco di Assisi- “L’iniziativa del Comune di Assisi ‘Fertility Room’ è adeguata all’immagine e alla promozione regionale?” È quanto chiede il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) che annuncia la presentazione di un’interrogazione con la quale domanda alla Giunta “se ritiene, pur nella totale legittimità del Comune di Assisi di decidere le azioni di comunicazione che ritiene ottimali, l’iniziativa ‘Fertility Room’ che prevede per le coppie che, nove mesi dopo aver soggiornato in città, avranno avuto un figlio/a, il rimborso del costo della camera per una notte. Ci chiediamo se questo sia assonante, sul piano dell’immagine di Assisi nel mondo, con le azioni di promozione e marketing turistico che la Regione Umbria sta attivando”.

Per Ricci “l’atmosfera percepita del marchio ‘Fertility Room’ sembra più attinente a Parigi o Rimini, solo per citare due esempi congruenti fra tipo di prodotto e immagine. Ovviamente è chiaro l’obiettivo tecnico di attivare un incisivo marketing passa parola anche sui Social Network, includente anche qualche polemica utile alla promozione. Ma la riflessione è sulla delicatezza con cui va utilizzata l’immagine Serafica di Assisi. Le azioni di promozione e marketing turistico in un territorio locale spettano esclusivamente agli indirizzi del Comune anche se andrebbero armonizzate con le attività regionali per rendere più efficace ed efficiente l’azione di vendita dei prodotti”.

“La recente proposta del Comune di Assisi ‘Fertility Room’ – conclude Ricci – non appare pienamente assonnate con l’immagine di Assisi che è conosciuta nel mondo per gli aspetti storico francescani, soprattutto dal 2013 dopo l’elezione di Papa Francesco; culturali, con la nascita dell’arte pittorica europea; di armonia con l’ambiente, con il Cantico delle Creature, e benessere nonché di incontro fra popoli e persone”.

Mons. Domenico Sorrentino Vescovo di Assisi- “Non entro nei dettagli dell’attuale dibattito del quale mi sfuggono i particolari e la portata. Mi limito a dire che, a confronto di questo orizzonte valoriale e programmatico di una politica per la vita, l’idea di “premiare” con un risparmio alberghiero chi venisse a tentare di concepire un figlio ad Assisi al fine di attirare presenze turistiche mi pare quanto meno riduttiva, al limite del banalizzante. Con il rispetto per le buone intenzioni di tutti, non mi pare francamente un’iniziativa all’altezza dell’immagine morale e mondiale della Città. Il sostegno, offerto in modo generoso e concreto, dal pubblico e dal privato, al desiderio di dar vita, alla vita nascente e alle famiglie, va posto a ben altro livello. Mi auguro pertanto che un tema tanto importante e delicato venga affrontato – al di là degli schieramenti – come tema nevralgico e obiettivo qualificante della politica assisana”.

Prc Assisi “fertility room”, idea grottesca e bigotta- Rifondazione comunista ritiene grottesca la proposta di istituire la fertility room come incentivo al turismo ad Assisi, si tratta di un’idea sbagliata sessista e profondamente retrograda che unisce il bigottismo della visione dell’atto sessuale legato alla sola riproduzione ad una cinica logica di mercato; insomma nulla che non rappresenti plasticamente il profondo legame tra neoliberismo e neofondamentalismo.

La promozione del territorio andrebbe legata a piani e investimenti seri e non a boutade propagandistiche dal profilo inquietante, in questo paese ci ha già pensato qualcuno ad intervenire pubblicamente sul tema della fertilità e della nascite e pare non aver riscosso un particolare successo.

Il Sindaco di Assisi, Stefania Proietti- Il Comune di Assisi in relazione alle notizie diffuse in data odierna relative all’iniziativa  di un gruppo di operatori turistici di Assisi avente per tema la Fertility Room fa presente di essere estraneo al suddetto progetto nato in maniera autonoma all’interno di un organismo non istituzionale composto da operatori privati. Non è compito della Città di Assisi occuparsi né censurare la creazione di pacchetti turistici e della relativa commercializzazione e comunicazione. “La Giunta comunale – dichiara il Sindaco Stefania Proietti – lavora per la costruzione di politiche di sviluppo turistico che hanno ben presente i valori fondanti della Città e continuerà a farlo nel reciproco rispetto e distinzione dei ruoli di tutti i protagonisti dell’economia turistica locale.”


Tuttoggi.info ha chiesto il pensiero del presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, sull’iniziativa lanciata dall’assessore del Comune di Assisi Eugenio Guarducci.

E’ una provocazione nel suo stile – si fa una risata Mencaroni – . Della notizia ho appreso dalla stampa, non ho ancora avuto modo di confrontarmi con l’assessore. L’iniziativa può essere condivisa o meno, l’importante è che se ne parli”. Intanto, l’iniziativa made in Guarducci ha rapidamente viaggiato attraverso la rete e fatto nascere commenti ironici. Un claim di tutto successo: un letto a forma di cuore, la scritta Fertility room e poi “Venite ad Assisi. Insieme!”. Un’idea da molti commentata come la brutta copia dello spot del governo danese in cui giovani coppie si davano al sesso allegramente, e si ricordava che un’attività così divertente era utile anche al Paese. Il tutto senza il senso di colpa tipico di un paese cattolico come l’Italia, fuori dal contesto fortemente religioso di Assisi, lo spot danese trasmetteva positività e ha fatto il giro del mondo. Molti i commenti di scherno, dicevamo, riferiti all’assessore Guarducci e all’iniziativa. “Vale anche per i bebè delle coppie di fatto o partirà la campagna “Sposi ad Assisi?”.

C’è anche chi è d’accordo con la campagna ma si domanda “per quelli che ci vanno e consumano ma non fecondano, c’è almeno un rimborso spese?”. E ancora, la tempesta di commenti sui social delle scorse ore, ha permesso a tutti di dire la propria sull’iniziaitva “Il figlio lo tengo io o lo lascio all’assessore Guarducci? – si domanda un altro utente del web – Se io sono zitella, l’uomo lo fornisce il Comune di Assisi?“. Mentre i più fantasiosi già creano nuovi claim: Figli alla faglia” oppure “In umbria non si trema. Si tro…“. In Daniamarca lo spot dedicato al fertility day ha portato alla nascita di 1.200 bambini in più rispetto alla media.

(Ha collaborato Cristiana Mapelli)

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