Fratelli d’Italia non fa in tempo a presentare il proprio poker – l’assessore Alessandro Cretoni e i 2 consiglieri comunali Antonio Di Cintio e Paola Santirosi che da oggi affiancheranno il capogruppo Stefano Polinori – che il sindaco de Augustinis ritira le deleghe a due di loro aprendo così una crisi politica senza precedenti e che potrebbe avere ripercussioni pesantissime sulla stessa tenuta della Giunta.
E’ durata poco più di un’ora la giornata di festa che per il partito di Giorgia Meloni a Spoleto avrebbe dovuto segnare un importante balzo in avanti con l’ingresso delle tre new entry che ne fanno il secondo partito della maggioranza dietro alla Lega (7 consiglieri). Comportando al tempo stesso più di uno scossone all’interno delle altre forze che sostengono la Giunta. Ma andiamo con ordine per una giornata che si è trasformata in un vortice di continui colpi di scena.
Le new entry
Sono le 12,30 di oggi quando il senatore e coordinatore regionale di Fd’I Franco Zaffini apre la conferenza stampa nella Sala Monterosso di Villa Redenta insieme al coordinatore cittadino Rosario Murro e al capogruppo Stefano Polinori. La notizia è presto detta: l’assessore Alessandro Cretoni (esponente storico di Forza Italia) e i consiglieri Antonio Di Cintio (lista Rinnovamento) e Paola Santirosi (lista Laboratorio) sono ufficialmente passati con Fratelli d’Italia.
Trovano così conferma i rumor degli ultimi giorni che appena ieri avevano portato l’assessore di Rinnovamento Angelo Loretoni a presentare “ per repulsione” le proprie dimissioni.
Consiglieri pronti a passare a Fratelli d’Italia, si dimette assessore Loretoni
Chiaro che una simile fuga verso il partito della Meloni comporta non pochi problemi agli alleati: da Rinnovamento che sparisce dai banchi del consiglio comunale a Forza Italia che perde il proprio assessore di riferimento, alla stessa Laboratorio che vede uscire uno dei quattro rappresentanti, la Santirosi appunto, cui erano affidate le deleghe per il turismo.
La conferenza scivola via in buon ordine per quasi tre quarti d’ora. Dal tavolo parola al miele per tutti: dalla “incondizionata fiducia al sindaco De Augustinis” alla volontà di “continuare e meglio l’esperienza della Giunta” alla necessità che il sindaco non ritiri le deleghe a Loretoni considerato “uno dei pilastri dell’amministrazione”.
La consigliera Santirosi parla di una “scelta sofferta, meditata ma convinta per proseguire questo impegno per il bene della città. Ringrazio i parlamentari Prisco e Zaffini che mi hanno fortemente voluto e ribadisco il massimo impegno nei confronti dell’amministrazione e in primis al sindaco”.
“Per me è un giorno felice” esordisce Di Cintio “perché entro nella famiglia dove mi riconosco, quella di Fd’I. Il mio pensiero va anche a Rinnovamento e questa scelta non deve essere intesa come una bocciatura verso la lista civica bensì come un percorso che ho iniziato e credo debba continuare in un partito più strutturato e dinamico. Mi sfugge il gesto di Loretoni che mi sarei al massimo atteso dopo il mio ingresso nel partito; dare le dimissioni prima sembra un ricatto nei miei confronti. Comunque spero anch’io che possa continuare la sua esperienza in seno alla Giunta”.
“E’ una scelta importante” dice Alessandro Cretoni “come tutte le scelte che si fanno nella vita come pure in politica, ma con Stefano Polinori e Franco Zaffini abbiamo già fatto un proficuo percorso comune ai tempi del Pdl”.
Il battibecco
La sala è piuttosto gremita per una conferenza dall’insolito orario. I più sono rappresentanti delle forze politiche della maggioranza: tra gli altri ci sono il presidente del consiglio comunale Sandro Cretoni, il consigliere Mario Mancini (Laboratorio), il coordinatore di Rinnovamento Francesco Graniti.
E’ proprio quest’ultimo a chiedere dalla platea la parola per respingere la teoria del ricatto lanciata da Di Cintio: “eravamo d’accordo che si iscrivesse a Fd’I ma gli abbiamo chiesto di non abbandonare la lista per rispetto di tutto il nostro elettorato. Ci ha detto che non si poteva fare, che doveva piazzare la bandierina”. Pronta la replica del medico consigliere: “ribadisco che rassegnare in quel modo le dimissioni suona come ricatto; comunque pensare di passare altri 3 anni nel’immobilismo non ce la faccio; mi assumo la responsabilità di far scomparire la lista da questa legislatura ma non vedo particolari problemi se la mia azione politica, che manterrò all’insegna dello spirito civico che mi contraddistingue, può da oggi essere più forte, più incisiva”.
Nessuna poltrona ma risolvere problemi
A gestire l’ultima parte della conferenza stampa, quella riservata ai giornalisti, ci pensa il senatore Zaffini che più volte ha ringraziato i tre neo iscritti per avere mantenuto la schiena dritta anche di fronte ‘alle tante pressioni ricevute per non abbandonare i rispettivi gruppi’.
“Non c’è e non ci sarà alcuna nostra richiesta di riassetto della Giunta, né di nuove poltrone. Per noi va bene l’assessore Alessandro Cretoni. Per il resto continuiamo in modo sereno e leale il nostro sostegno a Umberto”. Qualche domanda fa però intravedere che non tutto e rose e fiori.
Fd’I, per bocca di Murro, rivendica “un maggiore coinvolgimento verso le 104 frazioni dello spoletino, 96 delle quali abitate. Cittadini che non sono di serie B ma che devono avere le stesse risposte che si danno agli altri”. Ce ne è anche per la situazione delle crisi aziendali, compito che Murro, già consulente del sindaco, ha affrontato per quasi un anno prima di rassegnare le dimissioni. “Quella del lavoro è una situazione drammatica” commenta Zaffini “idem per le vertenze aziendali; che cosa sta facendo il nuovo consulente Libori? Mi pare niente. Su questo fronte il sindaco deve intervenire e alla svelta”.
Con le immancabili foto di rito si chiude la conferenza e, apparentemente, la giornata politica.
Lo strappo del sindaco
L’apparenza però a volte fa brutti scherzi e nel giro di pochi minuti, sulla testa dei Fratelli che sono a pranzo in un ristorante della prima periferia, arriva una doccia a dir poco gelata. Poco prima delle 14, infatti, a quanto può anticipare Tuttoggi, con due messaggi whattsapp il primo cittadino comunica a Cretoni e Santirosi di aver deciso il ritiro delle loro deleghe. “Seguirà decreto sindacale”. Che poi è stato firmato nel pomeriggio. Se la Santirosi mantiene la carica di consigliere comunale, per Alessandro Cretoni si tratta di abbandonare il palazzo.
Cosa abbia determinato la scelta del sindaco non è al momento chiaro. Il venir meno di un progetto a maggior vocazione civica? O è Forza Italia ad aver posto il veto sul proprio ormai ex delfino Cretoni? Oppure il primo cittadino non vuole un altro partito di destra nella sua giunta? Certo è difficile immaginare di volere il sostegno elettorale di un partito ma di non volerci amministrare insieme. D’altra parte la candidatura di de Augustinis, su cui ancora oggi rivendicava l’imprimatur il senatore Zaffini, se ha sempre convinto le liste civiche, è stata sempre guardata con sospetto dai partiti di destra per i trascorsi dello stesso sindaco che non ha mai nascosto di aver partecipato alle riunioni a Roma per la costituzione dell’Ulivo.
Ed ora? Di certo il braccio di ferro con Fratelli d’Italia è solo agli inizi. “Alessandro Cretoni è e resta il nostro assessore” dice con aria di sfida Zaffini raggiunto poco fa da Tuttoggi al cellulare “aspettiamo il decreto sindacale, ognuno si assumerà le proprie responsabilità”. Sulla carta De Augustinis ha, seppur risicati al lumicino, i numeri per poter governare anche senza Fd’I ma c’è da capire se la Lega starà ferma a guardare lo strappo con l’alleato.
Spoleto popolare e Alleanza civica chiedono le dimissioni
A stretto giro di posta arriva anche la presa di posizione delle due liste civiche di minoranza Spoleto Popolare e Alleanza Civica che chiedono le dimissioni del sindaco de Augustinis.
“Sembra che il caos nel nostro Comune non si limiti alle sole scuole! Grandi cambiamenti in maggioranza! Consiglieri eletti nelle liste del Sindaco hanno cambiato casacca con il forte disappunto di De Augustinis. L’assessore Angelo Loretoni, fido consigliere del Sindaco, ha rassegnato le proprie dimissioni! De Augustinis dopo aver fatto dimettere Murro, segretario di Fratelli d’Italia da suo collaboratore ed averlo sostituito con il Sig. Libori, già esponente prima della Margherita e poi del Pd, si ritrova in consiglio rafforzata proprio la compagine di Fratelli d’Italia, compagine che ha tentato inutilmente di indebolire. È chiaro che i malumori non erano terminati come aveva dichiarato il Sindaco in conferenza stampa a dicembre, ma anzi si sono molto acuiti. Questa situazione si protrae da troppo tempo, anzi forse è sempre stata cosi, motivo per cui viviamo da quasi 2 anni nell’immobilismo più totale. Riteniamo che sia giunto il momento per il Sindaco De Augustinis di dimettersi; la nostra Città merita altro!”.
Centrosinistra: Facciamo del male alla città
Non si fa attendere anche la presa di posizione delle forze consiliari di centrosinistra, Pd, Ora Spoleto e Per Spoleto.
Leggiamo con preoccupazione le notizie che si rincorrono in queste ore. Due consiglieri di altrettante Liste civiche, a sostegno del Sindaco De Augustinis, passano a Fratelli d’Italia e lo stesso fa l’Assessore Alessandro Cretoni che arriva a FDI da Forza Italia, dove era fino a qualche ora fa. L’amministrazione De Augustinis si sposta verso la destra più radicale svuotando quella componente civica con cui il Sindaco si era presentato alle elezioni 18 mesi fa.
A questo punto, appare evidente che saranno i segretari locali, regionali e nazionali dei partiti a prendere le decisioni politiche più importanti per la nostra comunità, a meno che il Sindaco non cerchi di difendere la sua autonomia decisionale ma ci chiediamo con quale forza in Consiglio comunale.
Nel frattempo, cosa che ci preoccupa più di tutte, c’è una città che soffre per la lentezza della ricostruzione, lo stallo nelle scuole, una crisi occupazionale e infrastrutturale che sta diventando emergenza.
Chiediamo chiarezza sui nuovi assetti di Giunta perché Spoleto ha bisogno, oggi più che mai, di persone valide, idee precise e capacità di realizzarle, velocemente. Ha bisogno di una squadra che lavori insieme e vada nella stessa direzione.
Se questo non si è in grado di garantirlo consigliamo al Sindaco di prendere atto dei malumori, che si sono manifestati ogni giorno di più nei partiti che lo sostengono paralizzando l’azione amministrativa, e rassegnare le dimissioni. Ne uscirebbe senz’altro in maniera più che onorevole senza essere ostaggio dei balletti dei partiti che dicono a gran voce di sostenerlo senza, nei fatti, comportarsi di conseguenza.
Se le stesse energie, spese per pensare ai propri destini politici personali, i consiglieri di maggioranza le avessero impiegate per sviluppare idee e progetti per la comunità, Spoleto sarebbe oggi, ne siamo certi, in condizioni migliori.
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Aggiornato alle 18.50