Dopo una giornata di annunci e attese, tra Roma e Perugia, i pescatori umbri hanno avuto poco fa l’attesa conferma dall’assessore regionale Roberto Morroni: dal 4 maggio, con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, si potrà andare a pesca all’interno del territorio regionale.
“Desidero precisare – ha scritto Morroni – che, in attuazione delle disposizioni previste dal Governo in materia di attività sportive svolte individualmente, l’esercizio della pesca sportiva è consentito a partire dal 4 maggio all’interno del territorio regionale. Nel rispetto rigoroso delle regole di distanziamento sociale – chiarisce l’assessore – che prevedono una distanta interpersonale di almeno 2 metri e che vietano ogni assembramento“.
Nessuna delibera regionale
Quindi la Regione Umbria non farà una propria specifica delibera regionale (percorso seguito da altre Regioni) dato che non sono indicate deroghe o ulteriori restrizioni rispetto alla normativa nazionale. Con il Dpcm che consente gli sport individuali, con il distanziamento di 2 metri. Il riconoscimento, da parte del Governo, della pesca sportiva come disciplina sportiva individuale consente automaticamente la pesca in tutto il territorio nazionale.
Ed anche in Umbria si riapre la stagione di pesca che si era interrotta non con una decisione regionale, ma sempre sulla base dei divieti anti Coronavirus disposti dal Governo.
Gli spostamenti
La Faq sugli sport individuali pubblicata sabato dal Governo chiarisce poi le modalità di spostamento per praticare gli sport individuali. Che si applica anche alla pesca sportiva. “Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione“.
Restano ovviamente in vigore le limitazioni generali per gli spostamenti. Quindi persone di diverso nucleo familiare non possono utilizzare la stessa auto. Né si può andare sulla stessa barca, ad esempio, a meno che non si riesca a mantenere la distanza di 2 metri.
Non sono consentite al momento le gare di pesca.
La Regione, ma anche i singoli sindaci dei Comuni, possono prevedere divieti nel caso in cui la pratica sportiva determini pericolosi assembramenti, ad esempio vietando l’accesso ad alcune aree.
Gli oltre 16mila pescatori umbri, comunque, facendo attenzione, da lunedì potranno tirar fuori le canne.