“Lo stratega Olandese Allard Marx si esprime nuovamente sulle comunicazioni Spoletine. Sostiene che anche solo usando i mezzi comunicazionali esistenti si può già ottenere maggiore visibilità per Spoleto nel mondo. A condizione che esso sia fatto con coerenza. Si spiega.
I mezzi esistenti
È vero che si deve far scrivere su Spoleto con la copertura redazionale ottenuta nei mezzi indirizzati ai turisti potenziali. Con maggior fondi si potrebbe addirittura anche fare pubblicità per Spoleto attraverso questi stessi mezzi. Ma è anche vero che esistono dei mezzi comunicazionali esistenti che potrebbero mettere in luce Spoleto nel mondo. Si parla di tutti i prodotti provenienti dalla zona. Come un sistema DOC via, ma senza il ‘controllato' a parte la grafica. Un “Proud to be based in Spoleto” che deve attenersi a delle regole qualitative grafiche. Non si tratta solo di prodotti fisici quale l'olio o i mobili. Lo stesso Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto potrebbe essere un esempio. Appena sbarcato a Doha nel Qatar, è letteralmente un portavoce per la città di qualità fantastica. Se si potesse convincere la gestione a rendere più visibile la città di provenienza nelle comunicazioni, ciò farebbe già molto. Già solo chiamarlo “Spoleto Lyric Theatre” in Inglese potrebbe essere un inizio. Inserire una pagina pubblicitaria su Spoleto nel programma sarebbe anche utilissimo. Queste non sono critiche, bensì opportunità da sfruttare nel contesto comunicazonale più ampio di una città. Questi mezzi sono quelli anche chiamati “già pagati”. Esistono già. Equivalgono al camion della catena di supermercati. Il fianco del camion è “già pagato” – tanto vale metterci qualcosa di comunicazionale. A Spoleto i mezzi comunicazionali ‘già pagati' sono:
Le etichette dei prodotti al consumo
I siti on-line dei vari produttori e industrie locali
Le persone Spoletine che vanno all'estero (giacche, etc).
I programmi e le affissioni per spettacoli
Le pubblicità per concorsi
I depliant turistici esistenti dei vari alberghi e/o operatori
Coerenza visiva
Tutto ciò ha molto maggior impatto se vi è una coerenza visiva. Cioè che il marchio di Spoleto usato sia sempre quello. Che il contesto grafico sia sempre completamente o quasi lo stesso. Non è complicato. Le grosse aziende riescono a far sì che un marchio e cosiddetto ‘linguaggio visivo' siano applicati con certe regole in località disperse. Ci riescono con filiali diverse per il mondo. A Spoleto ci si può riuscire essendo tutti in un posto solo. È chiaro che Marx propone il marchio “Spoleto” di proprietà della sua INCIDE, creato collaborando con Elisabetta Severini a Spoleto.
Capacità a Spoleto
Sarebbe proprio la Severini che garantirebbe questa coerenza. Lavorerà sui progetti specifici dando ad ogni cliente ‘aderente' all'iniziativa la possibilità di accesso e collaborazione in loco. “Ogni situazione è leggermente diversa” spiega Marx “graficamente ogni contesto va valutato in dettaglio per collocarci il marchio Spoleto coerentemente senza disturbare l'impatto della grafica del prodotto stesso. È chiaro che il prodotto stesso deve continuare ad avere la sua vita!!”. Ritiene che servono solo due aziende esempio per far sì che tante altre seguano l'esempio. Si chiede ora quale sarannno le prime aziende a dedicare un po' di spazio alla loro città.
Potete visitare il sito a www.spoleto-umbria.com/spiegazione
Contatto a Londra:
Allard Marx
INCIDE
211 Piccadilly
London W1J 9HF
+44 7860 205 646
Contatto a Spoleto:
Elisabetta Severini
info@elisabettaseverini.com
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