Sono state identificate le autrici del fantoccio a testa in giù di Bandecchi comparso davanti palazzo Spada nella notte di sabato 4 ottobre. Di fianco hanno inserito anche una frase del brano “Rigurgito antifascista” di 99 Posse e Banda Bassotti. In poche ore le responsabili sono state trovate e sono stati informati i familiari delle due studentesse.
Studentesse identificate
A poche ora dalla comparsa del pupazzo sono partite subito le indagini della Digos. E’ stato confermato quindi che si tratta di due ragazze di cui una minorenne (15 anni), entrambe senza nessun legame con partiti politici. Il riconoscimento è stato possibile perché il padre di una delle due ha inviato, in forma privata, una lettera di scuse sui social al sindaco Bandecchi, che ha rincarato la dose con un post su Instagram questa mattina: “I mandanti li conosciamo e ora anche i manovali, anzi le due manovali, due povere ragazze convinte dalla politica di sinistra. Avete rovinato queste ragazze”.
Bravata a bordo dell’auto della nonna
Ci sono le immagini, le due ragazze sono state identificate perché avevano il volto scoperto e sono arrivate fino a palazzo Spada con la macchina della nonna. Una bravata che però ha mitigato gli animi e spento le polemiche degli ultimi giorni. La ragazza più grande questa mattina si è presentata in Questura accompagnata dal papà dicendo di non essersi resa conto di aver generato tutte queste polemiche. Le due ragazze, secondo quanto si apprende, pensavano di non fare niente di male e l’altra ragazza, la minorenne, non si è presentata.