“Conosco bene Fabio, lui è capace di fare reparto da solo”. Così Serse Cosmi difendeva Fabio Bazzani, il centravanti che aveva voluto per il suo Perugia, dalle critiche di una piazza che rumoreggiava per le poche reti dell’attaccante, dopo quella nell’esordio vincente in Serie A contro il Milan (3-1) il 30 settembre del 2001.
Cosmi torna sulla panchina del Grifo: le ragioni di Santopadre
Il Perugia era quello del vulcanico Luciano Gaucci, che aveva scommesso su un allenatore emergente, appunto Serse Cosmi, a dispetto delle critiche e delle iniziali perplessità della piazza.
Poi, per Fabio Bazzani, tanta corsa, tante sportellate con i difensori avversari, ma poche le gioie del gol. Eppure Cosmi continuava a puntare su di lui. Fiducia che alla fine di quella stagione con la maglia del Grifo il centravanti ricompensò, con un bottino di 10 reti in 29 presenze, grazie soprattutto ad una migliore resa nella parte finale della stagione. Tanto sacrificio che ha consentito a Fabio Bazzani di entrare nel cuore dei tifosi del Grifo.
E, rispetto alla sua carriera di calciatore, di approdare alla Sampdoria e alla Lazio, indossando anche la maglia azzurra della Nazionale.
Il binomio ad Arezzo
Serse Cosmi lo considerava un punto di riferimento al centro dell’attacco, capace appunto di fare reparto da solo e di far salire la squadra. Assicurando, comunque, una discreta capacità realizzativa. Ad Arezzo in C1, dove lo aveva avuto nella stagione 1999/2000 (quella in cui Cosmi sfiorò la promozione con i toscani), Bazzani segnò 20 reti in 31 presenze.
Cosmi si fida a tal punto di Bazzani da volerlo poi al suo fianco anche come allenatore in seconda, ad Ascoli nel 2017 e lo scorso anno a Venezia.
Fabio Bazzani ora sarà il vice allenatore del Perugia. Un altro grande ritorno nella tana del Grifo, dopo quello di Serse Cosmi.