Escursione fatale sul Subasio, Riccardo Cecati caduto prima della discesa - Tuttoggi.info

Escursione fatale sul Subasio, Riccardo Cecati caduto prima della discesa

Sara Minciaroni

Escursione fatale sul Subasio, Riccardo Cecati caduto prima della discesa

Il cordoglio di amici e colleghi "un uomo solare e disponibile, uno psichiatra di straordinaria umanità"
Lun, 19/10/2015 - 14:59

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Stava allestendo la sua discesa Riccardo Cecati, quando qualcosa è andato storto, ma sarà difficilissimo ricostruire l’esatta dinamica di una morte che ha tutti i contorni della tragica fatalità. Riccardo Cecati era solo sabato 17 ottobre sul Monte Subasio, nessuno quindi ha assistito al momento in cui il noto psichiatra perugino si è staccato dalla parete precipitando in un volo di oltre venti metri che non gli ha lasciato scampo.

Alcuni particolari però, esaminati nelle ore successive dagli inquirenti farebbero ipotizzare che Cecati non avesse ancora intrapreso la discesa, questo perché parte dell’attrezzatura necessaria non era ancora stata posizionata. Tra le ipotesi anche quella che il noto medico, conosciutissimo a Perugia e particolarmente per la sua professione di psichiatra anche al Trasimeno, possa aver avuto un malore. Questo sarà l’autopsia a chiarirlo, come già disposto dal magistrato titolare delle indagini Michele Adragna che coordina i carabinieri della compagnia di Assisi.

Cecati era un escursionista esperto. Dal 2003 iscritto al Cai (Club alpino italiano) e appassionato principalmente di torrentismo con l’Etruskanyoning. Il presidente del Cai di Perugia Pierluigi Meschini ha espresso parole di profondo cordoglio e di vicinanza alla famiglia: “Riccardo era una persona molto affabile e disponibile, volenteroso, un socio con una spiccata tendenza alla socialità e in grado mettere sempre le persone a proprio agio. Il suo modo di fare rispecchiava appieno lo spirito della nostra associazione. Una perdita gravissima prima di tutto per i suoi famigliari e per tutto il gruppo degli appassionati di questo sport e delle attività che da volontari svolgiamo”. E sono stati proprio di amici del soccorso alpino (Sasu) tra i primi a mettere in atto le ricerche quando sabato la famiglia di Cecati preoccupata ha allertato per il suo mancato rientro.

Il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini ha affidato ad una nota il cordoglio del territorio del Trasimeno “Riccardo Cecati era uno dei volti più conosciuti della psichiatria a Perugia e al Trasimeno, dove era anche responsabile dei servizi materno-infantile e di riabilitazione per l’età evolutiva. Un professionista di straordinaria umanità. Nella sua carriera ha fatto molte cose, ma – anche se prossimo alla pensione – continuava ad essere impegnato in prima persona in numerosi progetti innovativi per migliorare il mondo della salute mentale. Ci mancherà tantissimo al Trasimeno come in Umbria”.

Anche Gianfranco Salierno responsabile del Distretto di salute mentale del Trasimeno ha scritto: “Riccardo Cecati era un professionista di straordinaria umanità, conosciuto e stimato da tutti. Ci mancherà al Trasimeno e in Umbria”. Mentre l’Ordine degli psicologi dell’Umbria, “si associa al dolore dei familiari e dei colleghi della Asl 1 esprimendo le proprie condoglianze per la tragica e prematura scomparsa”.

Nell’apprendere con dolore dell’improvvisa morte del dottor Riccardo Cecati, la direzione aziendale della Usl Umbria 1 e tutti i colleghi e amici che hanno avuto modo di conoscerlo nell’ambito professionale esprimono sincere condoglianze a tutta la famiglia, ricordando con grande stima il professionista Riccardo Cecati. E scrivono: “Ha lavorato per la Asl2 e poi Usl Umbria 1 dal 1980 e aveva scelto di continuare a collaborare con l’Azienda nonostante avesse già raggiunto l’età del pensionamento, testimoniando la grande passione che nutriva per il suo lavoro. Ha mosso i primi passi come assistente psichiatra presso il Servizio Psichiatrico della  Provincia di Perugia, approdando al Centro d’Igiene Mentale del Lago Trasimeno nel 1980 con il passaggio delle funzioni in materia di salute mentale dalle province alle UUSSLL. Nel 1992 è diventato responsabile del Servizio Igiene Mentale Infantile della ULSS del Trasimeno e alcuni anni più tardi responsabile del Servizio di Riabilitazione dell’Età Evolutiva con sede in Magione,  dove attualmente lavorava.  I colleghi e la direzione aziendale lo ricordano con profondo affetto per la solarità e per  il grande spessore umano che coronava la sua competenza, per l’attenzione e la sensibilità con cui si è sempre dedicato ai delicati problemi psichici, emotivi, cognitivi e comportamentali dei minori e delle loro famiglie e  per la capacità di risolvere qualsiasi problematica con il sorriso e con uno spiccato spirito collaborativo che lo portava a fare sempre squadra con un approccio sereno e accogliente”.

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