Covid, la Regione ha convocato un incontro d’urgenza per questo pomeriggio alle 16 con i sindacati. Un incontro operativo, quello al quale la presidente Donatella Tesei e l’assessore alla Sanità Luca Coletto, insieme al capo di gabinetto Federico Ricci e al direttore alla Salute e welfare Claudio Dario, si confronterannno con i sindacati, Cgil, Cisl, Uil dell’Umbria e le rispettive categorie della sanità (Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl).
Un incontro che si svolge all’indomani della decisione del Ministero della Salute di inserire l’Umbria nelle regioni a rischio “arancione” proprio sulla base delle criticità nelle strutture sanitarie e nelle Rsa evidenziate dalla Cabina di regia nazionale.
I sindacati: assunzioni e separazione del personale dei reparti Covid
“Risponderemo presente a questa convocazione d’urgenza da parte della Regione nella consapevolezza della gravità della situazione e dello sforzo enorme che lavoratrici e lavoratori del sanità pubblico stanno facendo per garantire la tenuta del sistema – scrivono i sindacati – tuttavia, non ci interessano convocazioni rituali e informative. Abbiamo presentato da tempo una piattaforma sindacale, con proposte e rivendicazioni precise. Ci aspettiamo di uscire oggi da palazzo Donini con impegni e tempi chiari sulle assunzioni di personale a tempo indeterminato e con l’immediata convocazione del comitato per la salute e la sicurezza regionale che dovrà garantire standard di sicurezza adeguati per operatrici e operatori della sanità e per i cittadini, a cominciare dalla separazione dei percorsi e del personale tra Covid e non”.
Carenze di personale
La carenza di personale e la conseguente commistione di incarichi tra la cura dei pazienti e degli altri è la principale criticità evidenziata da medici e infermieri. A cominciare da quelli che lavorano negli ospedali Covid di Spoleto e di Pantalla.
I nuovi infermieri
L’assessore Coletto ha comunicato che a Regione è pronta all’assunzione a tempo determinato di 300 infermieri. E che nel frattempo si andrà avanti con le procedure di stabilizzazione. Inoltre, si stanno richiamando medici e infermieri in pensione.