Il fatidico 25 maggio si avvicina e si accende la bagarre politica per la corsa alla poltrona di Palazzo Spada. Ma, caso singolare, l’accesa polemica di oggi riguarda due candidati che rappresentano, in modo differente, l’elettorato del centrodestra. Parliamo di Paolo Crescimbeni e Franco Todini. Il candidato sostenuto da Forza Italia ha pubblicato una nota in cui attacca molto duramente Todini, senza lasciare niente all’immaginazione o alla malizia.
Leggiamo la nota: “Non ho mai attaccato Franco Todini, anzi ne ho spesso esaltato il profilo professionale, ma lui in questa campagna elettorale o ha perso la testa o ha rivelato la sua vera essenza, quella di una persona molto maleducata e priva di idee utili alla comunità.
Mi gratifica di insulti gratuiti ad ogni occasione. Per dimostrare cosa? Non si capisce.
Scodinzola dietro alla Trenta, sperando che lei vada al ballottaggio, magari per raccogliere qualche briciola che dovesse cadere dalla sua tavola.
Parla di persone dal dubbio profilo giudiziario tra i miei sostenitori ….. e non aggiungo altro: altrimenti dovrei far notare, per dirne una, che proprio Todini ha coltivato a lungo l’ambizione che partiti e liste civiche che oggi fanno parte della mia coalizione, e che lui adesso vitupera così tanto, si aggregassero al Cammello…!
Il Todini sta sviluppando un progetto politico suicida, non tanto per lui (il che è a tutti indifferente), quanto per Terni. E tutti lo hanno compreso.
Se questi sono i ternani che si candidano a governare la città, è evidente che Terni non potrà andare da nessuna parte. Sono certo, tuttavia, che questa non è la vera natura dei ternani, gente seria, laboriosa, onesta ed intelligente che bene saprà fare, anche nell’urna, le giuste valutazioni. Vedremo il 26 maggio che fine faranno Todini ed il suo metaforico zoo: di certo è pronto ad accoglierli anche il circo di Di Girolamo!
Una nota, infine, per l’ottimo professor Guardalben: non ho, di certo, fatto una scelta incoerente, includendo nella mia coalizione – com’è stato chiaro da sempre – alcuni partiti di area moderata, oltre a ben tre liste civiche. Piuttosto, c’è qualcosa di poco coerente in un percorso come il suo, che alla fine ha aderito ad un partito – Scelta Civica – su posizioni davvero troppo lontane da dove Guardalben si collocava fino a ieri”.