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Elezioni regionali, nell’area cattolica nasce Demos

Redazione

Elezioni regionali, nell’area cattolica nasce Demos

Battesimo con l'ex vice ministro Giro e Andrea Fora | Il coordinatore Vescovi: "Ma non siamo il partito delle Curie e delle parrocchie"
Sab, 20/07/2019 - 18:31

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Altra tessera del complesso puzzle del civismo che guarda ad Andrea Fora e al centrosinistra in vista delle elezioni regionali d’autunno. A Perugia nasce “Democrazia Solidale-Demos Umbria”, alla presenza del prof. Mario Giro già vice ministro degli Esteri.

Così Riccardo Vescovi, coordinatore regionale, 31enne fisioterapista con la passione per la politica: “E’ tempo di impegnarsi in prima linea affinché i nostri valori come quello della solidarietà siano difesi e maggiormente sviluppati. Non siamo il partito dei cattolici ma ambiamo ad essere il partito delle persone”.

Una platea di giovani  ha accolto  presso il Centro “Mater Gratiae” di Montemorcino, a Perugia, il professor Mario Giro, già vice ministro degli Esteri nei Governi Renzi e Gentiloni, giunto per tenere a “battesimo” il nuovo coordinamento regionale di “Democrazia Solidale-Demos”, il partito nato lo scorso ottobre che punta a dare rappresentanza ai delusi dell’attuale schema politico. Giro, esponente nazionale di Demos e promotore del progetto, si è detto soddisfatto dalle reazioni che i territori hanno avuto di fronte alla nascita del nuovo partito e che anche l’Umbria si sia unita alla grande famiglia di Demos.

Viviamo in un clima politico veramente preoccupante e questo spinge molti di noi, che la politica la seguivamo con occhio vigile ma distante, a fare un balzo in prima linea” prosegue Riccardo Vescovi, 31enne coordinatore regionale.

Né con chi respinge l’umano, né con chi si preoccupa troppo del proprio ombelico per fare opposizione” aggiunge. E spiega poi il motivo della nascita del movimento in Umbria: “Una regione scossa dai recenti scandali che rischiano di consegnare agli oltranzisti una terra che da San Francesco in poi è stata un simbolo di accoglienza e di pace. Io oggi non vi chiedo di guardare al dito, le regionali del prossimo autunno dove comunque dovremo impegnarci, ma alla luna ovvero alla costruzione di un progetto politico vincente che in qualche anno si diffonda tra gli umbri, dai piccoli comuni come Poggiodomo o Parrano fino a Perugia e Terni. Del nostro impegno c’è bisogno non solo durante le elezioni ma soprattutto nella fase di elaborazione del pensiero politico“.

Ad ascoltare il professor Giro e Vescovi c’erano una trentina di giovani umbri provenienti soprattutto dal mondo dell’associazionismo cattolico e proprio a loro è rivolto il monito del coordinatore: “Attenzione a non presentarci come il partito delle curie o delle parrocchie, perché non è questo il nostro obiettivo né tanto meno la nostra natura, noi non siamo un partito confessionale, anzi vogliamo aprirci a più persone possibili che ci aiutino a crescere culturalmente e politicamente. Certo, rappresentiamo dei valori molto chiari che intendiamo vivere, interpretare, e non propagandisticamente difendere, anche nel campo politico“.

Andrea Fora, presidente ConfCooperative e promotore dell’appello della società civile, ha preso parte all’assemblea fondativa di Demos Umbria e si è detto entusiasta del nuovo movimento. “Con molti di voi stiamo provando a risvegliare le coscienze civiche di questa regione e abbiamo chiesto alla politica discontinuità nelle pratiche e nei volti. Personalmente sono molto felice di essere qui questo pomeriggio perché vedo che quanto scritto in quelle righe si concretizza nei vostri volti e in tante persone.  Alle urla, ai social e agli slogan bisogna rispondere con le storie e i valori del nostro impegno: la capacità di ascolto di chi non la pensa come noi, di tenere insieme, di unire, di lavorare a ciò che unisce invece che esaltare ciò che divide. Viviamo un periodo di grande crisi economica, sociale e valoriale, che però sta risvegliando tantissime energie civiche vere di persone che vogliono impegnarsi in prima persona per rigenerare questa nostra splendida terra. Dobbiamo partecipare all’apertura di un grande cantiere di responsabilità, dove tutti si sentano coinvolti: i partiti tradizionali, che rimangono snodi fondamentali di partecipazione e democrazia, le persone deluse dalla politica che vanno rimotivate, i movimenti civici autentici che vogliono senza protagonismi individuali partecipare alla rigenerazione e alla primavera di una nuova comunità regionale. Grazie per il vostro impegno – ha concluso Fora – che è di grande ispirazione. In bocca al lupo per questo inizio“.

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