Città di Castello

Elezioni, sul fronte Bassini ora convergono 6 forze politiche

Dopo l’appello di Fora e Schiattelli a Luciana Bassini, che ha risposto positivamente alla richiesta di candidarsi a sindaco per le prossime elezioni, ora anche il “Coordinamento del Cambiamento” – Castello Cambia, M5S, Europa Verde e La Sinistra /Art.1 (nella foto i rappresentanti delle 4 sigle) – si schierano con forza sul fronte dell’attuale assessore tifernate.

Ad un mese dalla scadenza per la presentazione delle liste elettorali – con il centrosinistra “spaccato” e il centrodestra ancora indeciso ( – gli “anti Secondi” sembrano dunque i più convinti su chi puntare per le amministrative di ottobre. Castello Cambia, M5S, Europa Verde e La Sinistra /Art.1 erano stati i primi a osteggiare la candidatura di Luca Secondi, proposta dal Pd e fortemente sostenuta da Psi, oltre che da Azione, Iv e Sinistra per Castello.

Ora le 4 forze del “Coordinamento” fanno salire addirittura a 6 le forze politiche a sostegno di Bassini, andandosi ad aggiungere a CiviciX e Unione Civica Tiferno. “Abbiamo cercato con impegno una convergenza capace di unire le anime del centrosinistra e di far emergere le forze sane che avrebbero potuto decidere per un rinnovamento della città ma, con ogni evidenza, hanno prevalso le vecchie logiche, con la riproposizione di nomi usurati, simbolo e sostanza di un sistema asfittico e spartitorio che non intende affrontare la necessità e la richiesta di cambiamento che emerge dai cittadini”.

Metteremo al servizio della città – continua il “Coordinamento” – le nostre proposte su ambiente, welfare e diritti, politiche giovanili, rilancio economico, culturale e infrastrutturale, insieme alle nostre migliori forze per sostenere la candidatura, civica e priva di tessere, di Luciana Bassini, capace di rappresentare un’ottima sintesi tra capacità amministrativa, indipendenza di pensiero, ascolto e collegialità. La sua disponibilità ha inoltre il pregio di essere stata in questi mesi subordinata alla ricerca di una candidatura ulteriore che unisse tutto il campo progressista, pronta con umiltà e responsabilità a fare un passo indietro”.

E’ evidente – aggiungono Castello Cambia, M5S, Europa Verde e La Sinistra – che la sua figura non è diretta espressione della nostra area di riferimento, in quanto parte della giunta uscente ma, a differenza dei nostri detrattori, noi siamo in grado di distinguere gli asserviti al potere da chi ha saputo gestirlo con competenza e indipendenza, sapendo ben operare in un settore, quello sociale, che ha visto buoni risultati in termini di difesa degli ultimi, delle donne vittime di violenza e di chi è stato duramente colpito dalla crisi economica e pandemica”.