Elezioni, comincia ufficialmente la corsa allo scranno più alto di Spoleto, chiamata ad eleggere il prossimo autunno il nuovo sindaco dopo la sfiducia che ha azzerato la giunta De Augustinis.
In queste ultime ore infatti i due più grandi schieramenti (centrosinistra con il Pd in testa, centrodestra con Lega e Fratelli d’Italia) hanno cominciato a delineare i contorni dei rispettivi candidati alla carica di sindaco.
Tanto che in pole position, a quanto può anticipare Tuttoggi, sarebbero due i papabili, uno per schieramento. Sfuma quindi l’ipotesi di un governo di larghe intese, peraltro ben visto da più parti, per ricercare la “pacificazione” della città, ammalorata dai troppi veleni in cui è caduta nell’ultimo anno.
Sarà anche per il buon lavoro che il Commissario prefettizio, la dottoressa Tiziana Tombesi, insieme ai dirigenti, sta svolgendo sia sotto il profilo amministrativo, sia sotto quello della comunicazione, cercando di spengere sul nascere ogni tentativo di polemica.
Una donna per Lega e Fd’I
Potrebbe essere una donna la candidata dei due partiti di centrodestra. Il nome che trova diverse conferme in Lega e Fd’I è quello di Valentina Sabatini. 44 anni, laureata in giurisprudenza e già dirigente di azienda (Costa d’Oro) con una solida esperienza in campo legale e commerciale, da due anni ricopre l’incarico di Presidente della Vuscom, la controllata della multiservizi SpA.
Vicina alla Lega ma molto ascoltata anche da Fd’I, la Sabatini non ha ancora sciolto la riserva di accettare la candidatura, anche se le trattative sarebbero “ad uno stato avanzato“, tanto da ipotizzare già un programma di consigliatura ed una propria lista civica di supporto.
Intanto i due coordinatori regionali, l’onorevole Caparvi per la Lega e il senatore Zaffini per Fd’I, continuano a tessere la trama delle possibili alleanze in vista delle elezioni di autunno prossimo.
Ad ore, ad esempio, si terrà un nuovo incontro con le liste di Spoleto popolare e Alleanza civica, capitanate da Gianmarco Profili, Ilaria Frascarelli e Roberto Settimi.
Profili & Co., prima ancora di parlare di candidati, hanno posto sul tavolo alcuni punti inderogabili prima di fare una scelta di campo: a cominciare dal programma di governo e dai tanti progetti, avviati dalla Giunta Cardarelli e abbandonati o stravolti dal successore De Augustinis.
In pratica Sp e Ac chiedono di ritornare a quel 10 dicembre 2017, giorno in cui scomparve il “prof” (come viene ricordato Cardarelli), per proseguire, nel solco di quel mandato, alcune tra le opere più importanti come, ad esempio, la trattativa per l’area di piazza d’armi, la caserma dei vigili del fuoco, il ritorno a Spoleto del Reggimento Granatieri di Sardegna. Solo dopo si potrà ragionare sul candidato sindaco e sulle liste per le elezioni.
Una proposta presentata anche al Pd, con cui il compianto primo cittadino aveva avviato solide relazioni.
Tra i nodi sul tavolo anche la posizione di Forza Italia che, a livello locale, sembra voler giocare tutta una propria partita con gli altri movimenti che si vanno componendo in queste ore e con le due liste civiche di Laboratorio e Rinnovamento.
Un uomo per il Pd
Non è da meno il Partito democratico che oramai attende solo lo scioglimento della riserva di Marco Trippetti, intorno al quale si ritrova quasi tutto il partito.
Trippetti – rianimatore-anestesista che in questi mesi ha dato un contributo enorme alla lotta alla pandemia, anche quale consigliere comunale molto ascoltato dall’ex sindaco – è atteso domani dal segretario regionale Tommaso Bori per fare il punto della situazione.
Intanto però nel Pd riappare, dopo quasi 8 anni di assenza dalle scene politiche cittadine, Giancarlo Cintioli, già consigliere regionale per quasi due mandati consecutivi, che ieri l’altro ha proposto la propria candidatura nel corso dell’assemblea comunale dem.
Una proposta che ha sollevato più di un mugugno non tanto per l’età (72 anni), quanto perché Cintioli, a quanto trapela dal circolo di San Giacomo del pd, dieci giorni fa avrebbe incontrato a cena, in una villa padronale nella prima periferia della città del festival, l’ex onorevole Gianpiero Bocci insieme a Paolo Martellini, Roberto Loretoni ed altri politici locali, la maggior parte dei quali non più iscritti al piddì e che, all’ultima tornata amministrativa, preferirono sostenere, più o meno direttamente, il centrodestra di de Augustinis. E che il segretario Lisci non ha intenzione alcuna di riprendere in barca.
Intanto Lisci in questi ultimi giorni ha avviato dei tavoli tematici con i propri iscritti e da aprire alla cittadinanza: “cura della persona, sanità, politiche giovanili, anziani, diversamente abili e non autosufficienza” si legge nella nota stampa “un lavoro capillare che ha l’obiettivo di costruire un programma di legislatura, concreto e rispondente alle reali esigenze della città, da proporre agli elettori. La deludente performance della passata amministrazione ha generato la volontà di impegnarsi per riconquistare quel protagonismo fatto di idee, di uomini e donne che mettono a disposizione le proprie competenze per risollevare le sorti della nostra Spoleto”.
Elezioni, spunta ipotesi di un magistrato
Ma in queste ore a Spoleto spunta il nome di un ex magistrato, oggi avvocato e già impegnato in politica.
Quello di Antonio Ingroia, l’ex pm della “Trattativa Stato-Mafia” e tra i collaboratori più stretti di Paolo Borsellino. Lasciata la toga per l’avvocatura, dopo la non brillante esperienza con “Rivoluzione” ha fondato con Giulietto Chiesa nel 2017 la “Lista del popolo”.
Proprio domani al Senato ci sarà la presentazione del nuovo gruppo, sotto le bandiere di “Alternativa C’è” e “Lista del popolo”, nel quale entreranno alcuni parlamentari fuoriusciti dal M5S perché contrari al governo Draghi.
Quella di Ingroia potrebbe essere una candidatura capace di riunire tutte le forze di sinistra cittadine.
Il referente per Spoleto di Ingroia è lo spoletino Francesco Macrì, autore del recente libro “Quando il boss non telefona più”: contattato al telefono non ha voluto commentare la notizia, limitandosi a confermare “la disponibilità di Ingroia, che bene conosce l’Umbria, a correre per le prossime elezioni amministrative”.
Civici indecisi tra Sisti e Bececco
Intanto provano a riunirsi, sotto le spoglie di una coalizione ‘centrista’, tutte quelle forze o singoli politici che non hanno più spazio nei partiti e nelle liste civiche uscite dall’ultimo consiglio comunale.
A fare da collante per tutti è la lista “Civici x Spoleto” del consigliere regionale Andrea Fora e del coordinatore locale Giovanni Angelini Paroli che hanno fatto già alcuni incontri con i rappresentanti (o quel che ne rimane) di Laboratorio e Rinnovamento ed in contatto stretto con vecchi e nuovi big della politica locale come Maria Elena Bececco, Massimo Brunini, Laura Zampa, Paolo Martellini, Michael Surace, alcuni ex assessori e consiglieri quali Flavoni, Zengoni, Fagotto Fiorentini, Militoni. Solo per citarne alcuni.
L’ipotesi di un candidato per le prossime elezioni, anzi due, è già sul tavolo, anche perché, senza una struttura alle spalle, si dovrà far ricorso ai propri denari per affrontare la campagna elettorale. A contendersi la candidatura sono la docente Maria Elena Bececco, già vicesindaco con la Giunta Cardarelli e che ha voltato le spalle dalla scorsa estate a Sp e Ac, e l’agronomo Andrea Sisti, presidente mondiale degli agronomi e in passato molto vicino ai dem. L’ago della bilancia al momento pende dalla parte di quest’ultimo.
De Augustinis ricorre al CdS, Una poltrona per due?
© Riproduzione riservata