Col sistema dei resti il Pd a sorpresa soffia il secondo seggio alla Camera conteso tra M5s e Terzo polo
Dal cosiddetto “effetto flipper” sorprese sull’assegnazione dei 9 seggi in palio in Umbria. Il sistema dei resti consola il Pd, che conquista a sorpresa il terzo seggio, con Pierluigi Spinelli che raggiunge Anna Ascani alla Camera. Lo stesso numero di seggi che, pur con 10 punti percentuali in più, conquista Fratelli d’Italia alla Camera con il proporzionale. Oltre al capolista Emanuele Prisco, dentro Cristiana La Porta. Che però, essendo stata eletta anche in Toscana, lascia il suo seggio a Marco Squarta.
Il Viminale ammette l’errore
e cambia l’attribuzione dei seggi
Non scatta quindi il seggio – secondo quanto indicato sul sito Eligendo a cura del Ministero dell’Interno – che sembrava conteso tra Emma Pavanelli (M5s) e Giacomo Leonelli (segretario di Azione, nel terzo polo insieme a Italia Viva).
I due seggi assegnati con il maggioritario vanno al segretario della Lega Virginio Caparvi e al forzista Raffaele Nevi.
Per il Senato, il proporzionale manda a Roma Antonio Guidi (FdI), che raggiunge il segretario Franco Zaffini, eletto all’uninominale. L’altro posto è quello del tesoriere del Pd Walter Verini.
I candidati attendono l’ufficialità dei risultati. Che però, secondo le proiezioni del Viminale, sono dunque così suddivise:
Camera
FdI 2 (Prisco, Squarta)
Lega 1 (Caparvi)
FI 1 (Nevi)
Pd 2 (Ascani, Spinelli)
Senato
FdI 2 (Guidi, Zaffini)
Pd 1 (Verini)
Entra in Parlamento, ma passando dalle Marche (dove è commissario della Lega), Riccardo Augusto Marchetti. Ore di attesa, invece, in Campania, per Eleonora Pace.