Una riunione molto positiva dalle quale usciamo con certezze riconfermate sulla sicurezza ma un orizzonte più chiaro sulla programmazione futura
Questo il giudizio espresso dal sindaco tifernate Luciano Bacchetta, a margine della conferenza di servizi che oggi, nella sala del Consiglio comunale di Città di Castello, ha messo intorno ad uno stesso tavolo il Comune, rappresentato dal primo cittadino e dall’assessore alle Politiche scolastiche Rossella Cestini, il dirigente del Settore Urbanistica Federico Calderini, quello del Settore Edilizia Scolastica Stefano Mori, Giuseppe Merli (Servizio Edilizia scolastica della Regione Umbria), Andrea Rapicetta (direttore area Edilizia scolastica della Provincia di Perugia), Giorgio Miscetti (responsabile Usl Umbria 1 Servizio PSAL) e i dirigenti delle scuole primarie, medie e superiori di Città di Castello.
Il sindaco Bacchetta ha sottolineato:
I tecnici di Comune, Regione Umbria e Provincia di Perugia hanno ribadito che le scuole sono tutte agibili. Naturalmente prevenzione rimane la parola d’ordine, anche se il recente terremoto non ci ha colpito direttamente. I sopralluoghi sui 31 siti di nostra proprietà non hanno evidenziato danni alle strutture portanti e agli elementi non strutturali tali da alterare lo stato preesistente e determinare provvedimenti di inabilità parziale o totale. A fronte del quadro italiano, in cui la prevalenza degli edifici non è rispondente ai canoni, il 60% delle scuole tifernati sono in condizioni tali da poterci garantire da eventi sismici di una certa entità e sulle altre abbiamo le progettazioni pronte, in attesa di finanziamento da parte di Regione e Stato
“La sicurezza nell’edilizia scolastica – continua il sindaco – è una priorità non da oggi di questa Amministrazione, che ha compiuto uno sforzo immenso, risistemando ben 7 scuole. Nell’ottava, la primaria di Lerchi, i lavori sono in corso. Andremo dai cittadini per illustrare pubblicamente i nuovi progetti in campo e portare a termine l’adeguamento sismico di tutta l’edilizia scolastica di proprietà comunale, soprattutto nei casi in cui l’immobile risulti vetusto, poco compatibile con un contesto urbanistico ormai mutato e nella disposizione interna non più rispondente alla nuova didattica. Questo è il caso della scuola Dante Alighieri, su cui stiamo lavorando per un investimento importante”.
Alle famiglie si è rivolto il dirigente della Alighieri Pascoli Roberto Cuccolini: “Comprendo le vostre preoccupazioni, sono le stesse che abbiamo noi ma il sito della Pascoli è di recente costruzione e nel sito della Dante l’unico problema che abbiamo riscontrato dipende non dalla precarietà dal punto di vista sismico ma dall’obsolescenza dell’immobile quanto a recettività e didattica. Tecnici ed istituzioni hanno ribadito che le scuole rispondono ai parametri previsti dalle normative e che i sopralluoghi hanno rassicurato sulla stabilità delle strutture. Dobbiamo prendere atto di queste dichiarazioni e guardare all’ipotesi di un nuovo sito per la Dante Alighieri, prospettata dall’Amministrazione”.