Il Comune di Città di Castello si rivolgerà di nuovo ad Anas per chiedere gli interventi necessari a mitigare l’impatto acustico dovuto al traffico veicolare lungo la E45, nel tratto che interessa le zone di Pesci D’oro, Boschetto, Montesca, Casalsole e Popolo.
E’ l’impegno al quale il Consiglio comunale ha vincolato il sindaco Luca Secondi e la giunta – approvando la mozione firmata da Mancini (Lega), Rossi e Leveque (FDI) e Campagni (FI) – a riattivare il percorso tecnico finalizzato alla riduzione dell’inquinamento acustico dell’arteria stradale, già avviato dall’amministrazione negli anni scorsi, coinvolgendo i cittadini dei quartieri interessati.
“Situazione non conforme a leggi e normative vigenti”
L’atto, deliberato con 12 voti favorevoli di Pd, Psi, Lista Civica Secondi Sindaco, Lega e FI e l’unica astensione di Gatticchi (Pd) , impegna l’esecutivo tifernate anche a “convocare una commissione comunale pubblica con l’invito a partecipare ai rappresentanti di Anas e Arpa”. La mozione sarà inoltre trasmessa alla competente commissione dell’Assemblea legislativa e alla giunta della Regione Umbria, “al fine – è scritto nel documento – di lavorare insieme per sanare una situazione già difficile anni fa e che con l’entrata in vigore di nuove normative, anche europee, non è conforme alle leggi vigenti”.
La prima petizione popolare risale al 2003
Ricordando la petizione popolare sottoscritta nel 2003 da 50 cittadini, indirizzata a sindaco e Anas, Mancini ha citato i precedenti di questo atto “al quale occorre dare seguito a distanza di 22 anni”. Lo studio del 2001 dell’Arpa segnalava “il superamento dei limiti assoluti di rumorosità in prossimità della E45, sia durante il periodo diurno che notturno” nelle zone di Pesci d’Oro, Boschetto, Montesca, Casalsole e Popolo e la successiva lettera del Comune di Città di Castello sollecitava Anas a “predisporre un piano di contenimento ed abbattimento del rumore prodotto dalla E45“. Problemi simili erano stati segnalati anche a Nuvole, Giove di sopra, Promano e le aree adiacenti all’uscita di Città di Castello Nord.
“Gli abitanti hanno il diritto di dormire”
Il consigliere ha fatto, poi, presente che “a settembre 2004 Anas, in risposta ad un cittadino e al Comune, aveva dichiarato che era in via di predisposizione un piano di intervento pluriennale da sottoporre al parere della Regione, come se questa fosse responsabile per l’installazione delle barriere fonassorbenti”. Mancini ha, quindi, chiesto un voto “in nome della qualità della vita. Gli abitanti della zona hanno il diritto di dormire e hanno il diritto di avere queste barriere: oggi c’è la possibilità anche di non schermare la vista utilizzando superfici vetrate, quindi è l’occasione buona per dare dignità al nostro territorio”.
Il consigliere residente “Atteggiamento sconcertante di Anas”
A preannunciare l’astensione per motivi di opportunità, essendo residente nell’area interessata, è stato il capogruppo Pd Gatticchi: “Sono però favorevole alla mozione – ha detto il consigliere – perché conosco bene la situazione e soprattutto posso valutare l’atteggiamento sconcertante di Anas: c’è infatti una carrellata di sentenze che dicono che queste installazioni sono atti dovuti. Credo pertanto sia meritorio riattivare anche l’attenzione istituzionale pubblica su queste tematiche, che sono veramente sentite, e su diritti che vengono negati ai cittadini soltanto per una mera questione utilitaristica legata ai costi”.