Una lite con il fratello, poi gli spari: Mario Guidotti, 51 anni, ex centrovanti del Foligno nella stagione ’91-’92, è stato freddato da quattro colpi di pistola ieri pomeriggio (20 giugno, ndr) mentre usciva dal suo ristorante, a bordo della sua Vespa, dal fratello Nicola, 59enne. Il fatto è accaduto di fronte al locale di Viareggio “Il Mezzo Marinaio”, che Mario e Nicola gestivano insieme. Il 59enne è stato portato immediatamente in commissariato, dove ha confessato di aver premuto il grilletto contro Mario. I due fratelli Guidotti sono molto conosciuti in città, sia per l’attività che avevano avviato insieme, sia per l’altra passione che li univa: il calcio. Nicola aveva giocato nella formazione locale e Mario nelle giovanili del Bologna. Anni fa, i due avevano aperto il ristorante “Il Mezzo Marinaio”, poi distrutto per metà, nel 2013, da un incendio doloso. In quell’occasione Nicola, che era già stato titolare di un altro locale, aveva affermato: “so soltanto che l’attività del mio locale ha generato molte invidie”. Con il tempo, i rapporti tra i due fratelli si erano incrinati, e la ruggine aveva causato litigi continui. Mario lascia una moglie e una figlia.
Sui fatti indagano la polizia e i carabinieri, insieme al pm Luca Mariotti. Le forze dell’ordine hanno raccolto le prime testimonianze, scoprendo che i fratelli litigavano spesso, proprio a causa dell’attività. Gli agenti del commissariato hanno investigato se l’arma fosse detenuta legalmente e se Nicola abbia un regolare porto d’armi: dalle indagini è risultato che per l’omicidio il 59enne ha usato una pistola che deteneva regolarmente per uso sportivo.
Sempre in base ad una prima ricostruzione, prima di premere il grilletto contro il fratello, Nicola Guidotti avrebbe detto ai loro dipendenti: “Ora camminate da soli“. Da aprile Nicola si era allontanato dal “Mezzo Marinaio” e aveva iniziato a gestire un altro locale, “Il capitano”, sempre in zona. Entrambi i ristoranti oggi sono rimasti regolarmente aperti. Proprio a causa dei problemi sul lavoro, gli inquirenti non escludono che il 59enne si riferisse all’intenzione di lasciare definitivamente “Il Mezzo Marinaio”. Inoltre non è chiaro se, dopo la lite, Mario avesse deciso di prendere la Vespa per andar via proprio perchè aveva visto che il fratello era armato, o se lo stesse facendo semplicemente per interrompere la lite. Sempre secondo quanto ricostruito dalla polizia, Nicola non avrebbe condiviso la gestione economica del fratello, ritenendola troppo “allegra”.
Fra i due c’era stata una lite furiosa per telefono. Poi Nicola era arrivato al loro ristorante, dove lo scontro verbale era proseguito.
Nicola si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio volontario. L’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Landi, è stato trasportato nel penitenziario di Lucca già la notte scorsa, alla fine di un lungo interrogatorio del pm Antonio Mariotti, nel commissariato di polizia. L’uomo, come detto, aveva già confessato agli agenti che lo avevano bloccato. Domani, nel carcere di San Giorgio di Lucca, è in programma l’interrogatorio di convalida dell’arresto.
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Ultimo aggiornamento ore 21.1