di Carlo Vantaggioli
Slitta su un piano squisitamente surreale, visto che di arte si parla, la questione delle immagini “oscene” pubblicate sulla rivista “Grassetto”.
Nel pomeriggio arriva in Redazione una nota stampa del Capogruppo Pdl Prof. Daniele Mantucci che aggiunge qualche succosa novità alla polemica scoppiata veemente nei giorni scorsi e che a quanto pare non accenna a placarsi. Dice Mantucci “Chi ha cercato di additare il Pdl come un partito di bacchettoni, moralisti e perbenisti di facciata dovrà ricredersi! Gli insulti e le provocazioni circolati su internet e su facebook contro il centrodestra e contro il leader folignate Daniele Mantucci sono – alla luce dei fatti – totalmente infondati, pretestuosi e preconcetti.”
Lo stesso poi gira il coltello nella piaga e spiega ” Sono stato il primo a sollevare il 'caso Grassetto' puntando però il dito sullo spreco di danaro pubblico, sulla mancanza di un direttore responsabile e della registrazione della rivista, e sulla distribuzione quantomeno inopportuna. Senza mai entrare nel merito del 'contenuto artistico'. Adesso ci aspettiamo che questi giovani intellettuali ed artisti che hanno contestato il centrodestra, rivolgano le stesse critiche contro il Sindaco (che ha fatto ritirare le copie dalla Biblioteca comunale); contro il Vicesindaco (che ha manifestato al sindaco la sua contrarietà all'iniziativa editoriale); contro il capogruppo dei Socialisti (che ha annunciato la presentazione di un'interrogazione per far luce sull'intera vicenda); contro il Vicesegretario comunale del Partito Democratico (che non ha risparmiato contestazioni) e persino contro l'assessore di Rifondazione Comunista “.
Uelà! La rivista ritirata? Ecco servito un bel fendente che fa il paio con la lista dei comportamenti della precedente dichiarazione dell'Assessore Piccolotti. Evidentemente la “Vertigine della Lista” colpisce anche Mantucci, che con un colpo da maestro conclude “Non ne ho fatto un “caso politico” ma bensì una seria questione di buon senso. Se un 'caso politico' c'è, questo esiste solo e soltanto all'interno della coalizione di centrosinistra che ne esce lacerata. Sarebbe interessante -questo sì – conoscere il parere dell'assessore all'Infanzia sul tema. La pensa come la sua collega alle Politiche Giovanili, o crede sia il caso spendere due parole di sostegno ai tanti, tantissimi genitori che ritengono inaccettabile diffondere tali immagini in luoghi pubblici frequentati anche da bambini e minorenni?”. E per fortuna che non era un caso politico !
Il giallo va risolto, e curioso come la scimmia TO® telefona di gran carriera alla Biblioteca comunale di Foligno per avere conferme. Chiediamo al nostro interlocutore telefonico ” Scusi ma è vero che la rivista Grassetto, non è più disponibile ?”. Ci risponde con voce allarmata il soggetto “Non sono autorizzato a dare queste informazioni “. Replichiamo con tigna “Ma scusi è un servizio pubblico, il numero è sul sito del Comune. Comunque riformuliamo. Vorremmo consultare la rivista Grassetto…”. Purtroppo non facciamo in tempo a concludere che ci torna indietro la stessa litania ” Non sono autorizzato a dare queste informazioni”. Ma ci faccia il piacere…! Mica siamo la Stasi.
Evidentemente non paghi chiamiamo l'Assessore Elisabetta Piccolotti, la quale con charme, risponde volentieri alle domande di TO® “Non mi risulta che la rivista sia stata ritirata dalla Biblioteca. Anzi ieri sera ero al concerto della Rassegna Young Jazz Countdown, e Grassetto era su tutte le sedie della sala. Normalmente non siamo noi a distribuire o a ritirare le riviste culturali o delle Associazioni. Sono loro stesse a portarcele e noi concediamo uno spazio apposito per l'esposizione. Comunque nelle ultime 24 ore non so dirvi se c'è stata qualche novità. Controllo e vi richiamo.”
Tempo 5 minuti ed arriva la risposta “La rivista Grassetto è disponibile in Biblioteca” dice la Piccolotti. Amen! Il giallo della rivista è risolto.
Ma c'è o non c'è il caso politico? E gli altri protagonisti della maggioranza chiamati in causa nella “lista” del Prof. Mantucci e che sembrano aver preso le distanze dall'operazione Grassetto?
Attendiamo fiduciosi valanghe di comunicati stampa, rettifiche e note alle Redazioni.
Nel frattempo studieremo meglio le tecniche di interrogatorio. Magari la prossima volta per “par condicio” ci scambiano per la Cia.
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