Per “Young Jazz Festival” oggi è la giornata dedicata ai migliori artisti della scena jazz norvegese contemporanea, il “Norwegian Day” organizzato in collaborazione con l’Ambasciata di Norvegia, si è aperta questa mattina con l'incontro istituzionale tra l'assessore alla cultura del Comune di Foligno, Elisabetta Piccolotti, e il primo segretario d’Ambasciata, Mathias Rongved. Presente all'incontro anche Mario Gammarota, presidente dell'associazione Young Jazz. Con la consegna di un piccolo gonfalone della città di Foligno si sono simbolicamente aperte le porte della città ai musicisti norvegesi ospiti del festival folignate.
Domani sera Rainer Davies Trio – Dopo la parentesi norvegese, con i concerti di Bjorn Torske, Steinar Raknes, Arve Henriksen, Jan Bang, Sidsel Endresen ed Erik Honorè, la giornata di domani inizierà con il set del Rainer Davies Trio. Il trio del chitarrista americano, di Miami, si appoggia sulla solidissima ritmica di Dion Kerr alla batteria e Joe Rehmer al contrabbasso. Tutti e tre i componenti sono attivi a livello internazionale con una grande varietà di progetti di diverso genere, il che contribuisce al suono unico ed inimitabile di questo gruppo.
Nel pomeriggio Jazz Community – Il pomeriggio si aprirà invece con la sezione “Jazz Community”, quella rivolta a tematiche sociali e alla comunità intera del territorio. A partire dalle ore 16 la P-Funking Band incontrerà i bambini, italiani e stranieri al Parco dei Canapè per l’iniziativa “Giochi di primavera” organizzata dal Comune di Foligno in collaborazione con le associazioni del territorio. Dalle ore 18, invece, la street band perugina attraverserà le vie del centro storico di Foligno, grazie alle sue performance fatte di musica e movimento.
Liberorchestra al San Domenico –L’altro appuntamento per “Jazz community” sarà con la Liberorchestra alle 21.30, Auditorium San Domenico. Liberorchestra nasce dal desiderio di rendere possibile l’incontro tra la musica jazz e gli ospiti del centro socio-riabilitativo semiresidenziale per persone disabili “Il Laboratorio” di Prato Smeraldo. Il progetto, è condotto da due musicisti del jazz “giovane”, Giovanni Guidi – direttore artistico di Young Jazz – e Dan Kinzelman, coadiuvati da Stefano Tamborrino e Niccolò Tramontana, attraverso la creazione spontanea, collettiva ed individuale di musica, suoni e rumori che dà vita ad un’orchestra molto originale composta da circa 40 elementi tra musicisti, ospiti ed operatori.
Note in piazza Don Minzoni – Due set – uno alle 18.30 e uno alle 23 – presso piazza Don Minzoni, sono infine quelli previsti con la Dinamitri Jazz Folklore, una delle realtà più originali del jazz italiano. La band, attiva da più di dieci anni con live e progetti dall’alto profilo artistico e culturale, ha prodotto una musica in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi innovativi. L’ultimo progetto discografico del settetto toscano si intitola “La società delle maschere”.
Jazz e buon vino – A conclusione di Young Jazz, non mancherà poi il consueto incontro tra il festival e l’evento “Cantine Aperte”: a riguardo torna infatti anche quest’anno il “Jazz in Cantina”, con l’iniziativa prevista per l’ultimo giorno di manifestazione, domenica 26 maggio. Per l’occasione l’azienda vinicola Scacciadiavoli di Montefalco ospiterà un appuntamento della rassegna jazzistica con il concerto dei Jellico.