Fino a mercoledì spostamenti consentiti nei comuni sotto 5 mila abitanti, ma solo nel raggio di 30 km e senza andare nei capoluoghi
Divieti Covid, da oggi (lunedì) si può uscire da 62 comuni umbri. Si tratta di quei comuni che hanno meno di 5 mila abitanti e dei quali, quindi, in base al decreto Natale, si possono varcare i confini in uscita, per un arco di 30 km.
Covid, i chiarimenti del Governo
sui divieti fino al 6 gennaio
Una “libertà” che varrà per tre giorni, da lunedì fino alle 22 di mercoledì 30 dicembre. E poi il giorno lunedì 4 gennaio.
La soglia dei 5 mila abitanti
Appena sopra la soglia dei 5 mila abitanti Panicale e Montefalco, dove quindi non si può uscire dal comune. Di poco sotto Montecastrilli e Bevagna.
I comuni dai quali si può uscire
Questo l’elenco dei comuni umbri sotto i 5 mila abitanti (dati Istat aggiornati al 31/2019): Montecastrilli, Bevagna, San Gemini, Stroncone, Norcia, Acquasparta, Bettona, Cannara, Giano dell’Umbria, Tuoro sul Trasimeno, Massa Martana, Piegaro, Citerna, Collazzone, Valfabbrica, Castel Ritaldi, Cascia, Castel Viscardo, Fossato di Vico, Fabro, Arrone, Baschi, Avigliano Umbro, Campello sul Clitunno, Sigillo, San Venanzo, Castel Giorgio, Pietralunga, Attigliano, Porano, Giove, Fratta Todina, Ferentillo, Otricoli, Guardea, Calvi dell’Umbria, Allerona, Ficulle, Montone, Montecchio, Montecastello di Vibio, Lugnano in Teverina, Alviano, Monteleone d’Orvieto, Scheggia e Pascelupo, Valtopina, Montefranco, Montegabbione, Monte Santa Maria in Tiberina, Costacciaro, Penna in Teverina, Sellano, Cerreto di Spoleto, Paciano, Preci, Lisciano Niccone, Monteleone di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Parrano, Scheggino, Vallo di Nera, Polino, Poggiodono.
Gli altri divieti
Attenzione però. Anche in questi comuni non si potrà andare ovunque, pur restando nel raggio di 30 km. Infatti anche nei giorni arancione resta il divieto di uscire dalla propria regione. E quello di recarsi nei capoluoghi di provincia (Perugia e Terni per l’Umbria).
Si può continuare a spostarsi, all’interno della regione, per raggiungere parenti o amici presso le loro abitazioni. Ma sono una volta al giorno e massimo due persone per ciascun ospite, con autocertificazione.
Spostamenti: qualche esempio
Da Norcia si potrà arrivare a Cerreto di Spoleto, che dista una ventina di chilometri, ma non si potrà varcare il confine con le Marche.
Al Trasimeno, da Tuoro non si potrà andare verso ovest più in là del confine tra Umbria e Toscana, mentre a est si potrà arrivare a Corciano, fermandosi prima di Perugia.
Dall’altra parte dell’Umbria, gli abitanti di Valfabbrica sono stretti tra il confinante territorio di Perugia e, un po’ più ad est oltre Gualdo Tadino, raggiungibile, il limite invalicabile delle Marche.
Nel Ternano, da Montecastrilli si può arrivare fino a Todi, ma non nella confinante Terni.
Spostamenti consentiti
Gli spostamenti al di fuori del proprio comune (e della propria regione) sono sempre consentiti per motivi di lavoro, sanitari o per lo stato di necessità (ad esempio per accudire una persona che non ha altra forma di assistenza). Consentito anche uscire dal proprio comune per acquistare un bene o utilizzare un servizio indispensabile non disponibile nel proprio comune. Anche per ragioni di convenienza, come nel caso dell’assenza di un supermercato.
Per tutti questi casi occorre l’autocertificazione.
L’autocertificazione per le Feste:
dove scaricarla e come compilarla