Dissequestrato allevamento di trote a Cerreto | Si attende autorizzazione per gli altri 4 - Tuttoggi.info

Dissequestrato allevamento di trote a Cerreto | Si attende autorizzazione per gli altri 4

Sara Fratepietro

Dissequestrato allevamento di trote a Cerreto | Si attende autorizzazione per gli altri 4

Decreto del pm sull'impianto della Santocore | Le società coinvolte "Nessun inquinamento, questione solo tecnica per l'autorizzazione richiesta da 2 anni"
Mer, 09/05/2018 - 21:44

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Ci sarebbero questioni tecniche legate alle autorizzazioni non ancora rinnovate dagli enti preposti alla base dell’inchiesta della procura della Repubblica di Spoleto che il 3 maggio ha portato al sequestro di 5 allevamenti di trote in Valnerina ed alla denuncia di 3 persone. Tanto che, prodotti i documenti che autorizzano l’impianto di itticoltura di Cerreto di Spoleto, di proprietà della società Santocore e C., la procura ha provveduto prontamente a dissequestrarlo.

A rendere noto l’avvenuto dissequestro è una nota congiunta diramata dalla Ittica Tranquilli, l’altra azienda al centro dell’inchiesta avviata all’inizio del 2018. Con quest’ultima fiduciosa che presto anche per gli impianti da lei gestiti possano essere tolti i sigilli apposti dalla Forestale.

L’indagine in corso verte infatti sulle autorizzazioni dei cinque allevamenti di trote – quelli di Piedipaterno (Vallo di Nera), di Corone e Borgo (Preci) di Campi (Norcia) e di Vallicelle (Cerreto di Spoleto) – autorizzazioni di cui le due società sono state in possesso per anni e per le quali nel marzo del 2016 hanno richiesto il rinnovo. Che ancora non è arrivato “per problemi non imputabili alle due aziende, nonostante ci siano i pareri favorevoli degli enti preposti” spiega l’avvocato Michela Paganelli del foro di Perugia, che tutela gli interessi di Santocore e C. e Ittica Tranquilli.

La questione, insomma, sarebbe soprattutto legata a problemi burocratici. Tanto che da quando l’inchiesta è stata avviata – qualche mese fa – ad oggi, un’autorizzazione, quella in caso alla Santocore e C., è arrivata ed è stata prodotta subito dopo il sequestro, tanto che 48 ore dopo l’allevamento era già stato dissequestrato. Ora i gestori degli altri allevamenti di trote sono fiduciosi che presto possano finalmente arrivare le attese carte anche per gli altri quattro impianti.

“Le contestazioni verranno chiarite tutte nel prosieguo dell’inchiesta, produrremo tutta la documentazione atta a smontare le accuse mosse: documenti e analisi fugheranno qualsiasi tipo di dubbio” evidenzia l’avvocato Paganelli.


Forestale sequestra 5 allevamenti di trote in Valnerina | 3 indagati


E dalle due società in una nota viene evidenziato proprio come non sia avvenuto nessun inquinamento o danneggiamento del fiume Nera come contestato da “accuse improprie e false che le accusano di operare senza i necessari permessi e di rilasciare nei fiumi sostanze inquinati e veleni”“Le cosiddette autorizzazioni mancanti, – viene spiegato – in realtà sono sempre state in possesso delle Aziende coinvolte che ne hanno semplicemente richiesto il rinnovo a marzo 2016 . Seppur le relative istanze siano provviste di tutti i pareri favorevoli, ad oggi, non sono stati ancora emessi i relativi provvedimenti autorizzatori che, peraltro,nel merito, nessuna modifica andranno ad apportare rispetto a quanto già precedentemente autorizzato. È altresì doveroso precisare – proseguono – che le Aziende non producono, non utilizzano e non disperdono nell’ambiente sostanza pericolosa alcuna, bensì quelle stesse sostanze inserite all’interno delle proprie autorizzazioni solo perché già presenti nelle acque del torrente dove insistono gli impianti. Crediamo di fare buona opera insegnando che le trote allevate in tali aziende sono molto sensibili agli inquinamenti, si tratta infatti di una specie ittica ampiamente utilizzata negli anni passati come sentinella per la sicurezza delle acque potabili, addirittura presso l’acquedotto della città di Parigi. Le trote presenti negli impianti interessati stanno molto bene in salute, a dimostrazione di una elevata qualità dell’acqua che confrontata con le tabelle delle leggi vigenti ne esce come acqua che potrebbe essere utilizzata direttamente come acqua potabile. Altro che veleni scaricati nel fiume Nera”.

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