La sera di mercoledì 18 febbraio, nella basilica cattedrale di Spoleto, l’arcivescovo Renato Boccardo ha presieduto la Messa del “Mercoledì delle ceneri”, che segna l’avvio della Quaresima, tempo liturgico penitenziale che ricorda i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico. La celebrazione eucaristica è stata animata nel canto dai ragazzi della pastorale giovanile diocesana.
«Le ceneri – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia – ripetono la nostra fragilità naturale, la nostra povertà fondamentale; ci ripetono soprattutto l’inconsistenza di ciò a cui siamo attaccati, di tutto ciò a cui ci appoggiamo; ci ripetono la vanità di tutti gli idoli che ci fabbrichiamo ogni giorno. Convertirsi è allontanarsi da quanto compromette la vera vita e voltarsi sulla strada giusta. Ecco allora l’urgenza di tornare al cuore, al senso dell’elemosina, della preghiera e del digiuno. Si tratta di tre indicazioni che possono scandire questi quaranta giorni e aiutarci a ritrovare il Signore e il senso della vita. L’elemosina verso i poveri, anche se è piccola, ci aiuta ad alzare gli occhi da noi stessi e ad avere compassione per chi stende la mano in cerca di aiuto. Facendo così ci avviciniamo alla compassione che il Signore ha per noi. La preghiera – ha proseguito mons. Boccardo – non è moltiplicare parole e gesti: è porsi nel silenzio e ascoltare le Sante Scritture che ci riportano alla Parola di Dio. In questo tempo ancor prima di parlare noi al Signore, ascoltiamo ogni giorno il Signore che parla a noi nella sua Parola. E il digiuno – ha concluso il Presule – ci aiuta a rinunciare alla concentrazione su noi stessi, al nostro egocentrismo e anche alla smania del consumo che rende la nostra vita inquieta e triste».
L’appello dell’Arcivescovo all’elemosina trova concretezza nella V raccolta che le Diocesi umbre hanno indetto proprio per la Quaresima 2015 a favore del Fondo di Solidarietà istituito dalla Conferenza episcopale umbra nel 2009: ad oggi sono stati aiutati 2.300 nuclei familiari, erogando oltre tre milioni di euro. In ogni parrocchia, nel periodo quaresimale, si potrà dunque compiere un gesto di carità col quale mostrare vicinanza a quelle famiglie duramente colpite dalla crisi economica. «La drastica diminuzione dei posti di lavoro, l’impoverimento crescente del ceto medio e l’assottigliarsi delle possibilità occupazionali per i giovani – afferma il direttore della Caritas diocesana di Spoleto-Norcia Giorgio Pallucco – sono tutte realtà tristemente vive nel nostro territorio e nelle nostre comunità. Gli ammortizzatori sociali e il sistema di welfare non sono più sufficienti a tamponare le esigenze economiche legate alla soddisfazione dei bisogni primari e molte, troppe famiglie, sempre di più indigene, ci chiedono aiuto per mangiare, per riscaldarsi, per avere luce e acqua. Abbiamo sempre aperto il nostro cuore ai loro bisogni e continueremo a farlo con umiltà, dedizione e amore. Mi auguro – conclude Pallucco – che la solidarietà di taluni diventi contagiosa per molti, così da poter continuare ad aiutare ancora tante famiglie attraverso il Fondo di Solidarietà, e che la nostra comunità diocesana diventi un’isola di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza».
Nel periodo di Quaresima l’Arcivescovo si farà “pellegrino” nei cinque vicariati della Diocesi per presiedere la Via Crucis: venerdì 27 febbraio alle 21.00 a Collestatte Piano di Terni per il Vicariato ternano; venerdì 6 marzo alle 21.00 a Bovara di Trevi per il Vicariato del Clitunno; venerdì 20 marzo alle 21.00 a Morgnano di Spoleto per il Vicariato extraurbano; venerdì 27 marzo a Cerreto di Spoleto per il Vicariato della Valnerina; venerdì 3 aprile alle 21.00 a Spoleto per il Vicariato urbano.