I genitori degli studenti di Marsciano e delle aree limitrofe chiedono un incontro con l'assessore Paola Agabiti
Mille e 713 ragioni per far cambiare idea alla Regione sul dimensionamento scolastico nella Media Valle del Tevere. Sono le firme apposte alla domanda di revisione del dimensionamento che i genitori dei bambini che frequentano le scuole del territorio intendono portare all’assessore regionale Paola Agabiti, a cui chiedono un incontro. A scompaginare l’attuale assetto la scelta di Collazzone, Fratta Todina e Montecastello di unirsi a Todi, lasciando Marsciano.
“Una richiesta – spiegano i genitori a proposito dell’incontro auspicato con Agabiti – dovuta alla totale mancanza di informazioni che ha caratterizzato questo percorso, con le famiglie che sono venute a conoscenza dell’intera operazione solo dopo la riunione della Provincia del 27 ottobre scorso. Una seduta in cui è stata formulata una proposta che rischia di smembrare l’offerta formativa della Media Valle del Tevere, sconvolgendo l’equilibrio scolastico attuale e sbilanciando totalmente l’offerta scolastica dei diversi territori. Il tutto fatto senza la minima partecipazione, senza aver chiesto pareri ai dirigenti scolastici, senza coinvolgere le comunità e i primi attori della scuola: le famiglie con i loro bambini”.
Per questo alcuni genitori hanno organizzato una assemblea pubblica a Marsciano, che ha visto la grande partecipazione di oltre 300 persone. Era il 20 novembre e in sole due settimane sono state raccolte 3713 firme. Un risultato straordinario che dimostra quanto questo problema sia sentito e quanto le famiglie vogliano far parte di una decisione che inciderà sulle comunità per i prossimi decenni.
Da quell’assemblea è partita una grande mobilitazione, che ha portato anche al Consiglio comunale aperto Marsciano e a quello di Collazzone. Due appuntamenti molto partecipati, che hanno dimostrato quanto sia necessario discutere e condividere le scelte.
“La stragrande maggioranza degli interventi – ricordano – sono andati nella direzione auspicata dalle famiglie della Media Valle del Tevere: quella di chiedere di sospendere la decisione sul dimensionamento scolastico. Certo, ci sono stati anche interventi fuori luogo, che hanno evidenziato quanto sia sbagliato prendere decisioni nel chiuso delle stanze, senza coinvolgere i cittadini e i genitori dei bambini”.
È per questo che le famiglie chiedono anche un incontro con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, Sergio Repetto.