Nessuno sgarbo istituzionale, ne tantomeno scavalcamento o fraintendimento dei ruoli fra Giunta e Consiglio comunale. La delibera di giunta a cui fa riferimento il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani non è certo un documento confuso ma bensì corredato di una relazione chiara ed esplicita che fornisce informazioni dettagliate su entrate e spese variate, ai fini della massima trasparenza e leggibilità, per le quali peraltro nessun obbligo è posto che siano evidenziate nei termini esposti
E’ quanto dichiarato dal vicesindaco, Michele Bettarelli, assessore alla Cultura e alle Finanze e dal presidente del Consiglio comunale Vincenzo Tofanelli, che tengono a precisare la distinzione dei ruoli istituzionali, pur replicando, con una nota congiunta, all’intervento del consigliere Fd’I Lignani Marchesani.
“La ‘vacanza’ istituzionale – aggiunge Bettarelli – è concretamente un termine molto lungo se si guarda alla necessità di avviare velocemente iter procedimentali di gare, attivare spese di somma urgenza o contabilizzare entrate nuove vincolate da contributi regionali specifici, su cui non vi è discrezionalità politica se non la contabilizzazione a bilancio. Tali richieste sono state al più presto verificate dalla Giunta e dall’assessore entrante (la svista del nome dell’assessore evidentemente si riferisce ad un refuso del software che generava l’automatismo col precedente) ritenendo di darvi corso per non attendere ulteriormente oltre, tra l’altro gli uffici preposti hanno operato con efficienza per elaborare una proposta da sottoporre alla giunta. Nella proposta poi approvata, ci sono atti ed interventi di grande valore sociale, progetti ed interventi a beneficio di città e cittadini”.
Quanto al parere dei revisori la questione è già stata chiarita da molto tempo con la Risoluzione del Ministero dell’Interno n. 6741 del 18.09.1995; infatti i revisori non sono tenuti a fornire il loro parere sulle deliberazioni assunte in via di urgenza dalla giunta comunale per variare il bilancio ma possono farlo in sede di ratifica. Gli statuti o i regolamenti possono prevedere diversamente (i nostri non prevedono nulla al riguardo) ma resta il fatto che l’organo di revisione collabora con il Consiglio e sulle competenze della Giunta non è tenuto ad esprimere parere
“Il provvedimento della Giunta in questo caso – precisano Bettarelli e Tofanelli – non è ‘perfetto’, ma deve essere necessariamente ratificato dal Consiglio, altrimenti decade. E’ in sede di delibera consiliare, che è atta a rendere perfetto il provvedimento ratificandolo, che deve necessariamente essere allegato il parere dell’organo di revisione. In ogni modo i revisori sono stati già edotti della deliberazione che era stata loro già trasmessa nella mattinata odierna ai fini del parere in sede di ratifica”.
“Come ho annunciato nel corso della seduta di insediamento – ha concluso il presidente del consiglio comunale Tofanelli, entrando nel merito delle proprie competenze – sarò il garante del massimo consesso cittadino e ribadisco ed assicuro al consigliere Lignani Marchesani, come peraltro ai colleghi di tutti i gruppi consiliari, che lo farò nel rispetto della Costituzione, delle leggi, dei regolamenti e soprattutto della mia coscienza”.