Hanno dovuto attendere sei mesi i dipendenti della Usl 2 che lo scorso 31 dicembre chiedevano la stabilizzazione da dirigente a tempo indeterminato. Istanze che avevano portato poche ore dopo l’allora commissario della Usl 2 Massimo Bargianti, nel suo ultimo giorno d’incarico a Terni, a firmare la famosa delibera di Capodanno (la n. 777/2019). Con cui la Usl 2 prendeva atto della richiesta ai fini di una norma contenuta nella Finanziaria e sospendeva il concorso per 10 posti da dirigente amministrativo indetto a novembre. Dato che 6 posti, evidentemente, dovevano a questo punto essere assegnati d’ufficio. E questo anche se la Finanziaria, non essendo scoccata la mezzanotte, non era ancora entrata in vigore.
L’azione della Usl2
Il caso, sollevato da Tuttoggi.info, aveva creato scalpore, polemiche politiche e, sembra, conseguenze amministrative. Il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini aveva annunciato un esposto in Procura. Mentre il nuovo commissario della Usl2 Massimo De Fino, poi confermato nella recente tornata delle nomine in sanità, aveva dapprima congelato la delibera di Capodanno, poi “scongelata” dopo “un’attenta istruttoria“. Informando la stampa, con una nota, che la delibera in questione non entrava nel merito, né stabilizzava automaticamente i 6 dirigenti.
E il fatto che la delibera di Capodanno non stabilizzasse i sei era stato evidenziato, in mezzo a tanti commenti social sdegnati, anche da qualche funzionario pubblico e da qualche organo di informazione, che sminuiva le conseguenze di quella decisione presa, così rapidamente, insolitamente qualche ora prima dell’arrivo del 2020.
Le stabilizzazioni
Come era invece facilmente prevedibile, calato il sipario sulla vicenda, la stabilizzazione avviata a Capodanno si è completata lo scorso giugno. Per tutti e 6 i dipendenti della Usl2. Che ora sono dirigenti a tempo indeterminato, senza aver effettuato alcuna procedura concorsuale o paraconcorsuale.
Questo, ovviamente, al di là di ogni valutazione sulle competenze dei 6 dirigenti, che svolgono incarichi di responsabilità da anni all’interno della sanità umbra, con incarichi diversi. E delle necessità della Usl2 di adeguare il proprio organico, tanto più alla luce dell’emergenza Coronavirus.
Il caso posto al sindaco di Terni
Anche sei i riflettori si sono spenti intorno a questa vicenda, la notizia della stabilizzazione ha creato qualche perplessità, diciamo così, negli ambienti sanitari regionali. E in attesa che la politica regionale torni magari ad occuparsene, la vicenda è stata fatta oggetto di un’interrogazione al sindaco di Terni da parte del consigliere comunale Emanuele Fiorini (Uniti per Terni).
Nella interrogazione il consigliere Fiorini, oltre a ricordare la rapidità sospetta della delibera di Capodanno, evidenzia come la stabilizzazione d’ufficio sembri contrastare con la sentenza n. 872/2020 del Consiglio di Stato, che ha dichiarato illegittime alcune stabilizzazioni di dirigenti pubblici con contratto a tempo determinato in quanto già in possesso di un rapporto a tempo indeterminato come funzionari. I 6 dipendenti promossi dalla Usl 2 erano già funzionari a tempo indeterminato e quindi, analogamente, non avrebbero potuto essere stabilizzati come dirigenti, almeno con queste modalità.
Le richieste al sindaco Latini
Per questo Fiorini si appella ora al sindaco Latini, in qualità della sua funzione di ufficiale di Governo in materia sanitaria. Chiedendo di invitare in Consiglio comunale il commissario della Usl2, De Fino, perché informi su alcuni punti della vicenda. In particolare, se la famosa delibera di Capodanno sia stata inviata alla Procura. E la Usl2, alla luce della sentenza 872/2020 del Consiglio di Stato intenda, in autotutela, annullare le sei stabilizzazioni dei dirigenti.