Dopo 15 anni di musica, sogni, brani nel cassetto e tante serate passate più sul divano che su un palco, Gregorio Andrei – 28enne cantautore e musicista di Città di Castello – è finalmente uscito con il suo primo singolo, “RockStart”, pezzo ironico e diretto che racconta, senza giri di parole, la sua storia (e quella di molti altri).
Il brano, disponibile da pochi giorni sulle principali piattaforme digitali, è un’autobiografia in musica: una confessione disincantata, scritta e prodotta dallo stesso Gregorio, che racconta il sogno di diventare una rockstar…svanito spesso nel comfort di un divano troppo comodo.
“Rockstart” è però un debutto tardivo solo all’anagrafe, perché Gregorio con la musica convive da una vita. Anni di prove, canzoni scritte (ne avrebbe addirittura 60 già pronte), sogni e anche una finale conquistata a Sanremo Rock con il suo vecchio gruppo, ma nessuna uscita ufficiale. Fino ad ora.

Il testo è un mix di ironia e verità cruda, capace di parlare ad un’intera generazione disillusa: “Volevo fare la rockstar, invece mi parcheggio sul divano anche oggi. Tanto chi pensi che venga a sentirmi?”. Una frase che diventa un mantra, quasi uno sfogo collettivo, per chi ha creduto nei sogni ma si è scontrato con la realtà. O con la pigrizia. O con entrambe.
Il singolo (per ora) non ha un videoclip, solo una copertina essenziale e una traccia sincera. Ma forse è proprio questa semplicità il punto di forza di Gregorio Andrei: niente filtri, solo musica e parole vere.
Un esordio “in ritardo” che però suona autentico, e forse per questo più potente. E se oggi Gregorio non è ancora una rockstar, sicuramente è qualcosa di più raro: un artista che ha scelto di raccontarsi senza maschere, partendo da ciò che ha sempre avuto…una chitarra, un divano, e una storia da condividere.