Città di Castello

Davide Pecorelli, spunta un selfie con…le monete d’oro

Non finisce mai di stupire Davide Pecorelli, il 46enne imprenditore di San Giustino scomparso in Albania nel gennaio 2021 e ritrovato naufrago nel Tirreno 9 mesi dopo, quando raccontò la sua incredibile storia fatta di problemi economici, fughe con preti e tesori.

In questi giorni è spuntato perfino un selfie dell’ex arbitro (gentilmente concesso dalla collega Francesca Gori di Maremmaoggi), che lo ritrae in primo piano con sacchi di juta pieni di quelle che sembrano essere proprio monete d’oro. Le stesse che Davide Pecorelli avrebbe più volte giurato di aver trovato nell’isola di Montecristo e le stesse per le quali era stato indagato per ricettazione: gli inquirenti sospettano infatti che possa esserci una correlazione tra il “tesoro” dell’imprenditore e le monete rubate nel 2019 a San Mamiliano di Sovana, il cui valore si aggirava intorno ai 400 mila euro).


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Il selfie (ovviamente in mano agli inquirenti) potrebbe essere stato scattato nel “famoso” garage noleggiato con documenti falsi a Porto Santo Stefano (di cui finora non è mai stato rivelato il contenuto) e che gli era valsa pure un’altra denuncia per sostituzione di persona.

Ma oltre a questo Pecorelli, interrogato lo scorso marzo a Perugia per conto della Procura di Puke, è indagato per ben 3 reati anche in Albania: incendio di beni materiali (per aver inscenato la sua morte bruciando l’auto noleggiata in aeroporto), vilipendio di tomba (per aver preso delle ossa da un ossario comune, gettarle nell’auto in fiamme e dare quindi più credibilità alla messinscena) e infine attraversamento illecito del confine (dall’Albania passò senza controlli in Montenegro e in Bosnia, dove si stabilì – a detta sua – a Medjugorje).


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Mentre in Italia la fine delle indagini si avvicina, e potrebbe culminare in un nulla di fatto, al di là del Mediterraneo, nella peggiore delle ipotesi, Davide Pecorelli potrebbe anche rischiare 10 anni. Ad oggi il 46enne è un ex imprenditore e ha ricominciato a lavorare come dipendente in Altotevere. Tra i suoi desideri, inoltre, come già annunciato a gennaio, ci sarebbe anche quello di aprire un’associazione per aiutare persone e lavoratori in difficoltà economiche. Il nome? Ovviamente non poteva che essere “Il tesoro di Montecristo”