Città di Castello

Dal post di Marchetti alla felpa di Lignani, Anpi e Prc “Basta con riferimenti razzisti e fascisti”

Sono ancora numerosi gli strascichi polemici lasciati dall’ultima seduta del Consiglio comunale di Città di Castello (dello scorso 2 maggio), la stessa che ha visto l’acceso dibattito sul post di Marchetti (Lega Nord) e la conseguente richiesta di “trasparenza”, da parte del sindaco, sulla situazione associativa dei consiglieri, soprattutto se affiliati alla Massoneria.

All’interno dell’ultima assise, però, non è passata inosservata, soprattutto all’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Città di Castello, neanche la felpa con su scritto “Saluti romani” indossata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Lignani Marchesani, con cui il consigliere di opposizione ha espresso solidarietà nei confronti dei neofascisti denunciati dal sindaco di Milano Sala per aver rivolto, appunto, il saluto romano alle tombe dei repubblichini al campo 10 del cimitero meneghino lo scorso 30 aprile.

Ricordiamo – ha scritto l’Anpi – che la nostra Repubblica è nata sulle ceneri del nefasto ventennio fascista, dopo una guerra di Liberazione che ha visto sconfitti coloro che furono contrari ad ogni libertà. Nel ricordare i valori fondanti della nostra Repubblica, invitiamo le forze politiche e i cittadini a prendere posizione contro chi si fa ancora promotore di idee contrarie ai valori costituzionali, fondanti del nostro vivere civile. Per quello che ci riguarda, terremo alta l’attenzione affinché non si ripetano gesti come quelli accaduti dentro la massima assise comunale”.

Sulla stessa linea dell’Anpi anche il Circolo “L. Libertini” di Rifondazione Comunista, che tramite il suo presidente Paolo Capacci condanna le dichiarazioni razziste (“riesumate” dal post incriminato di Marchetti) e i riferimenti al fascismo “vergognosamente ostentati nell’aula consiliare”.

Riteniamo necessario ed urgente – ha detto Capacci – che l’amministrazione comunale prenda seri provvedimenti contro dichiarazioni reiterate da esponenti della Lega e del Centrodestra, allontanando se necessario tali individui dalla sede consiliare e riproponendo l’Antifascismo e l’Antirazzismo come valori fondanti anche nella nostra comunità locale”. Il Prc, infine, ha proposto “la costituzione, nel nostro territorio, di una grande assemblea antifascista per promuovere una cultura di pace, condivisione e convivenza di tutte le razze le etnie e le diversità”.