“Assisteremo a questi cambi di schieramento anche in Parlamento. Sono 4mila gli amministratori locali in tutta Italia e ognuno che arriva nella nostra famiglia è fondamentale. Per me quella di oggi è una bellissima giornata” – così Matteo Salvini, questa mattina a Terni, ha commentato il passaggio di Marco Cozza dal gruppo consiliare del M5S a quello della Lega. Il nuovo consigliere è stato presentato questa mattina all’Hotel Michelangelo dal Commissario della Lega Brarbara Saltamartini e dallo stesso Salvini.
Un ‘salto carpiato’ sul quale lo stesso Salvini ha voluto vigilare, incontrando Cozza a Roma prima di battezzarlo ufficialmente come nuovo membro del Carroccio.
“Non me ne vado sbattendo la porta – chiarisce subito Cozza – ho trovato la porta aperta e così la lascio nei confronti dei miei ex compagni di schieramento. Non ho nulla da recriminare nei confronti dei ragazzi del Movimento 5 Stelle che sono persone eccezionali; mi dispiace se qualcuno si sentirà tradito. Non era un mistero la mia simpatia per i colleghi della Lega e sono passato dall’altra parte della barricata perché ho trovato un progetto estremamente convincente per la città. È un ingranaggio di persone straordinarie – riferendosi ai nuovi compagni della Lega – che ti fanno capire che dietro c’è una sostanza per cui veramente le cose possono andare a buon esito e non rimanere solo delle proposte politiche (parole testuali, ndr)”.
“Sicuramente avrò modo di essere più utile alla città in questa nuova posizione – conclude Cozza – non c’era nulla che non andasse nei miei ex compagni che sono persone eccezionali con principi sanissimi e intenzioni buonissime, ma ci trovavamo soffocati nel ruolo di opposizione. Sono un libero professionista e ho preso qualche centinaio di voti, ma visto che in seguito alle vicende politiche nazionali ho ricevuto più lamentele che voti, ho valutato questa come una circostanza decisiva che mi ha spinto a passare alla Lega”.
“Non diciamo a tutti di sì a prescindere – ha commentato Salvini – ci sono tante richieste, ad alcuni diciamo di sì. Chi ha cambiato 32 partiti non trova il 33esimo nella Lega, ma ogni tanto diciamo qualche sì, a differenza di qualcuno che fa raccolta differenziata. Tanti si stanno avvicinando alla condivisione del progetto Terni, anche senza un pregresso politico. Visto che ci metto la faccia tendo a tornare nei posti dove ho chiesto i voti. Stando a quello che accade in casa 5 Stelle, mi piace l’approccio di Marco; ci sta che in un percorso di vita c’è qualcosa che inizia e qualcosa che finisce. Mai, ad esempio, avrei pensato che qualche alleato potesse discutere di manovra economica con Renzi, Boschi e Franceschini”.