Giornalisti e tv nazionali sotto casa dei presunti rapitori del gatto di Frassica dopo le nuove accuse social della moglie dell'attore
La zona di piazza Campello, nel cuore di Spoleto, tra la Rocca, il Duomo e piazza del Mercato, è piena di giornalisti e troupe televisive la mattina di Ognissanti. Ma questa volta, non per gli antichi fasti del Festival, quando Menotti richiamava artisti e vip da tutto il mondo. Né per le riprese di Don Matteo, che hanno reso celebre Spoleto al pubblico più vasto e meno sofisticato di quello festivaliero.
Don Matteo, in realtà, in qualche modo c’entra. Così come c’entra il giallo “poliziesco”. Perché il motivo per cui le telecamere delle reti nazionali la mattina di Ognissanti sono a Spoleto, in una giornata uggiosa dopo un’estate prolungata, è la scomparsa di Hiro, il gatto di Nino Frassica e della moglie Barbara.
Dopo le accuse circostanziate che la coppia ha rivolto tramite i social ai presunti rapitori dell’amato gatto, la stampa nazionale chiede una replica a chi, secondo l’attore e la moglie, terrebbe il gatto in cantina. Persone che di tanta “notorietà” avrebbero fatto a meno. Anche perché il dito è stato puntato anche contro anziani. Per poi allargarsi a macchia d’olio a complici e conniventi, tra cui alcuni dei professionisti che hanno partecipato, senza esito, alle ricerche di Hiro.
E nel mirino finisce anche la città di Spoleto, che dalla pubblicità peri casi risolti da Don Matteo (e ora dal giovane e affascinante don Massimo), si ritrova ad essere additata, a livello nazionale, come una novella Vicenza di “mangiagatti”.
Terminate le riprese della fiction, Frassica e la moglie sono tornati nella loro casa romana. Triste, senza il loro Hiro. E da lì continuano a mandare messaggi per riavere Hiro, tra appello e richieste di aiuto e invettive contro i presunti rapitori.
Della casa spoletina da poco lasciata resta una storia, pubblicata sui social da Barbara, che mostra un barattolo di effervescente Brioschi con la Valle Spoletana sullo sfondo. E la scritta: “L’unica cosa che ti fa digerire alcune persone di Spoleto”. Perché, come viene spiegato nelle risposte ai commenti, “purtroppo Spoleto è piena di persone cattive che si coprono a vicenda”. E il problema non è poi solo degli spoletini. “In Umbria la maggior parte delle persone odia i gatti”, viene meglio chiarito.
Insomma, la meta giusta dove venire a trascorrere il ponte di Halloween.